giovedì 23 ottobre 2008 ore 11.00 presso l'Auditorium “Ennio Morricone” – Facoltà di Lettere e Filosofia – via Columbia, 1
La Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi Roma "Tor Vergata" Giovedì 23 ottobre 2008 ha conferito al regista cinematografico greco Theo Angelopoulos e al regista teatrale tedesco Peter Stein la Laurea magistrale Honoris Causa in Filologia, Letterature e Storia dell'Antichità "per il rapporto di entrambi con la cultura greca, i suoi miti, le sue tragedie". La laudatio è stata pronunciata dalla prof.ssa Maria Grazia Bonanno, ordinaria di Letteratura Greca. Lectio magistralis di Stein sulla tragedia greca e di Angelopoulos sui suoi film ispirati dall'Odissea di Omero e dall'Orestea di Eschilo.
- Theo Angelopoulos (Atene, 17 aprile 1935), regista cinematografico, è l'autore del lungometraggio "Ricostruzione di un delitto" (1970), ispirato ad un fatto di cronaca nera avvenuto nell'Epiro e destinato a diventare una pietra miliare del cinema greco. Si rivela al pubblico internazionale come uno dei principali autori del cinema europeo grazie al film "La Recita" (1974) ricco di continui riferimenti all' "Orestea", tragedia classica di Eschilo. Il linguaggio è moderno, mediato dall'avanguardia (per esempio dal teatro politico di B. Brecht). L'analisi dei meccanismi del potere lo porta a realizzare capolavori a sfondo politico come "I giorni del '36" (1972), "I cacciatori" (1977) e "Megalexandros" (1980).
Ottiene il Gran Premio della Giuria a Cannes nel 1995 con il film "Lo sguardo di Ulisse", odissea di uno studioso di cinema. Riceve la Palma d'oro al festival di Cannes nel 1998 con "L'eternità e un giorno" elegante viaggio nella memoria. Sono, infine, del 2004 il primo film della trilogia "La sorgente del fiume" e del 2007 "Tre Minuti" episodio compreso nel film collettivo prodotto da Gilles Jacob "A ciascuno il suo cinema" e "Quel piccolo tuffo al cuore quando le luci si spengono e il film inizia" presentato al Festival di Cannes e alla Festa del Cinema di Roma.
- Peter Stein (Berlino, 1 ottobre 1937), attore, regista teatrale e di opera, è considerato tra i più importanti artefici del teatro tedesco ed europeo nella seconda metà del Novecento, in particolare per aver realizzato progetti monumentali e spesso in spazi inconsueti. Fondatore del collettivo teatrale della Schaubühne di Berlino, realizza messinscene trasgressive che stravolgono la struttura dello spazio scenico. Oltre a "riscrivere" testi classici antichi e moderni, allestisce nuovi spettacoli che esplorano linguaggi nuovi per il senso comune dell'epoca. Tra le sue opere più significative Peer Gynt di Henrik Ibsen, Il principe Homburg di Heinrich von Kleist, I Villeggianti di Maxim Gorky, Come vi piace di William Shakespeare; nel 1980 l' Orestea di Eschilo, riallestita trionfalmente in lingua russa a Mosca nel 1994 con la Compagnia dell'Armata Rossa. Nel suo "incontro" con Anton Cechov, del quale propone Tre Sorelle, Il giardino dei ciliegi e Zio Vania, rivela una sconosciuta comicità nella drammaturgia dell'autore russo.
Roma, 23 ottobre 2008
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