mercoledì 6 maggio ore 14.00 Società Geografica Italiana, via della Navicella 12, 00184 Roma
Marc Augé (École des Hautes Études en Sciences Sociales)
La globalizzazione e le trasformazioni del paesaggio urbano
Saluto del Preside, Prof. L. Rino Caputo (Facoltà di Lettere e Filosofia, Univ. Roma Tor Vergata)
Presiede il Prof. Franco Salvatori (Presidente Società Geografica Italiana)
Intervengono:
Michele Di Monte (Iconografia e iconologia; Univ. Ca' Foscari; Univ. Roma Tor Vergata)
Tonino Griffero (Estetica; Univ. Roma Tor Vergata)
Marcello Massenzio (Storia delle Religioni; Univ. Roma Tor Vergata)
Massimo Rosati (Sociologia; Univ. Roma Tor Vergata)
Massimo Venturi Ferriolo (Estetica; Politecnico Milano)
L'incontro con Marc Augé, etnologo, antropologo francese, direttore della Scuola degli Alti Studi delle Scienze Sociali (EHESS), intende mettere a fuoco i mutamenti indotti dalla globalizzazione nella percezione e nell'esperienza dello spazio urbano. Il seminario "Spazio fisico e spazio vissuto" (mercoledì 6 maggio, Società Geografica Italiana, via della Navicella 12, Roma) - organizzato dalla Cattedra di Estetica e Retorica dell'Università di Roma "Tor Vergata"nell'ambito del progetto Sensibilia - Colloquium on Perception and Experience (direttore prof. Tonino Griffero Università Roma Tor Vergata) - prende in esame il paesaggio urbano come un autentico rivelatore delle trasformazioni del mondo moderno attraverso le sue distruzioni, costruzioni e ricostruzioni, e attraverso i suoi processi di accumulazione e insieme di "distanziazione estetica". In particolare la città-mondo contemporanea, di cui le varie metropoli non sono che frammenti, incarna una scissione conflittuale tra una globalizzazione avviata a una omogeneizzazione dell'intero pianeta e la riemersione di divisioni e segregazioni annidate nel cuore del sistema stesso, di diseguaglianze e confini, interdetti e discontinuità che segnano la città-mondo stessa. Da una parte, il mondo è una città dominata dall'uniformità (gli stessi architetti, le stesse imprese economiche e finanziarie, le stesse merci), e quindi costituisce l'ideale e l'ideologia della globalizzazione, dall'altra la grande città è un mondo dominato dalla diversità, in cui si manifestano cioè tutte le contraddizioni e i conflitti del pianeta (ricchi/poveri, diversità etniche e religiose, etc.). Mentre il mondo-città rappresenta l'ideale e l'ideologia del sistema della globalizzazione, nella città-mondo si esprimono le contraddizioni e le tensioni storiche generate dal sistema (zone degradate, ghetti, violenza nelle periferie).
Info: http://www.sensibilia.it
Roma, 04 maggio 2009
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