Pubblicato il 30/03/2022 D.R. n. 604 del 28/02/2022 (Rif. 1879) GU n.25 del 29/03/2022 Scadenza 28/04/2022 ore 13:00
La documentazione è presente nella sezione allegati
Settore concorsuale: 02/C1 – Astronomia, Astrofisica, Fisica della terra e dei Pianeti
Settore scientifico-disciplinare: FIS/05 – Astronomia e Astrofisica
Sede di afferenza e di servizio: Dipartimento di Fisica
Attività di ricerca prevista: l’attività di ricerca prevista consiste nello svolgimento di attività sperimentale e teorica nel settore scientifico disciplinare oggetto della procedura, con particolare riferimento alla fisica delle atmosfere stellari ed ai meccanismi fisici che governano la formazione ed evoluzione dei sistemi stellari dell’Universo Locale
Obiettivi scientifici: definizione di Misure di abbondanze cosmiche per vincolare la fisica degli interni stellari, uso di diagnostici spettroscopici per investigare l’evoluzione chimica delle popolazioni stellari risolte. Uso di strumentazione ad alta risoluzione spaziale e spettrale per misure di abbondanze stellari e la caratterizzazione di pianeti extrasolari
Impegno didattico: l’impegno didattico consiste nello svolgimento di attività didattica, di didattica integrativa e di servizio agli studenti relativa a corsi di insegnamento di discipline del settore scientifico disciplinare FIS/05
Lingua straniera richiesta: Lingua Inglese (livello ottimo)
Numero massimo di pubblicazioni: il candidato è tenuto a produrre un numero massimo di 12 (dodici) pubblicazioni
Requisiti per l’ammissione alla procedura selettiva: sono ammessi a partecipare alla procedura selettiva i candidati italiani e stranieri in possesso dei seguenti requisiti: 1) essere in possesso del titolo di dottore di ricerca in Fisica, Astronomia, Astrofisica. Per i titoli di studio conseguiti all’estero i candidati sono tenuti ad allegare il decreto di equipollenza con il titolo di dottore di ricerca dell’ordinamento universitario italiano, rilasciato ai sensi dell’art. 74 del D.P.R. n. 382 del 1980, o la determina di equivalenza del titolo estero a quello italiano rilasciata ai sensi dell’art. 38 del d.lgs. n. 165 del 2001.Per ogni informazione in merito alla procedura per il riconoscimento del valore legale del titolo estero in Italia si invitano i candidati a consultare i seguenti link:
https://www.miur.gov.it/web/guest/titoli-accademici-esteri
http://www.funzionepubblica.gov.it/strumenti-e-controlli/modulistica
http://www.cimea.it/it/servizi/procedure-di-riconoscimento-dei-titoli.aspx
Nel caso in cui, al momento della presentazione della candidatura, la procedura per il rilascio del decreto di equipollenza o della determina di equivalenza sia in corso, i candidati sono tenuti a produrre la ricevuta attestante la presentazione della richiesta di rilascio del decreto o della determina, fermo restando l’obbligo – a pena di decadenza - di produrre il decreto di equipollenza o la determina di equivalenza ai fini della stipulazione del contratto.La mancanza dei succitati atti (il decreto di equipollenza oppure la determina di equivalenza oppure la ricevuta di presentazione della richiesta) determina l’esclusione dalla partecipazione alle procedure pubbliche selettive o l’impossibilità di instaurare il rapporto di lavoro. 2) aver conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale alle funzioni di professore di prima o di seconda fascia, di cui all’articolo 16, della legge n. 240 del 2010, nel settore concorsuale oggetto della procedura, oppure 2bis) aver usufruito di contratti da ricercatore a tempo determinato di cui all’art. 24, comma 3, lettera a), della legge n. 240 del 2010, oppure 2ter) aver usufruito, per almeno tre anni, anche non consecutivi: di assegni di ricerca conferiti ai sensi dell’art. 51, comma 6, della legge n. 449 del 1997 e ss.mm. oppure di assegni di ricerca ai sensi dell’art. 22 della legge n. 240 del 2010 oppure di borse post-dottorato ai sensi dell’art. 4 della legge n. 398 del 1989; oppure di analoghi contratti, assegni o borse in Atenei stranieri oppure di contratti stipulati ai sensi dell’art. 1, comma 14, della legge n. 230 del 2005. Ai fini della maturazione del periodo minimo triennale, le attività svolte nelle tipologie di contratti o attività ivi elencate sono cumulabili con i periodi di attività svolti nell’ambito dei contratti di cui all’art. 24, comma 3, lettera a) della legge n. 240 del 2010.