È partito il programma RESTART, acronimo di RESearch and innovation on future Telecommunications systems and network, to make Italy more smART, il più importante progetto nazionale PNRR per le telecomunicazioni. Proponente l’Università di Roma Tor Vergata, coordinatore generale il prof Nicola Blefari Melazzi, ordinario del dipartimento di Ingegneria Elettronica a “Tor Vergata”, coordinatore scientifico il prof Antonio Capone del Politecnico di Milano.
“To make Italy more smart”. Il progetto monstre dei Grandi Partenariati approvato dal MUR nell’agosto 2022, durata 3 anni, 116 mln € di investimento, 25 partner tra università, enti di ricerca nazionale e aziende, ha l’ambizioso obiettivo di contribuire a delineare l’evoluzione delle telecomunicazioni in Italia. Secondo i partner, RESTART punta a far ripartire un settore che dispone di professionalità ed esperienze a livello di eccellenza mondiale, dedicandosi alle principali tematiche di scienza e tecnologie delle telecomunicazioni, compresi tutti i tipi di sistemi e reti correlati, per utenti umani e non umani; reti fisse ad alta capacità; reti cellulari 5G/6G; reti in area locale; reti satellitari; Internet; applicazioni e servizi nei settori più diversi: agricoltura, commercio, energia, finanza, industria, media, salute, sicurezza, trasporti. RESTART sfrutterà e contribuirà a tecnologie come cloud distribuiti; intelligenza artificiale; architetture hardware programmabili; ottica integrata e computazione ottica; opto-elettronica; sensoristica, e altre.
Secondo Nicola Blefari Melazzi, anche presidente della Fondazione che gestisce il progetto, “RESTART fornisce fattori abilitanti che mettono in moto circoli virtuosi e un intero settore, lasciando risultati concreti e duraturi alla fine del piano, inclusi miglioramento strutturale della ricerca nel settore; capacità di utilizzare le TLC nei settori più diversi; iniziative specifiche rivolte ai distretti industriali e al Mezzogiorno; trasformazione digitale di industrie/amministrazioni; creazione di nuove aziende e aumento della dimensione media delle aziende; aumento del numero di studenti, ricercatori e professionisti delle TLC; impatto sociale ed economico complessivo che giustifichi gli investimenti effettuati. RESTART intende anche evidenziare e testimoniare il ruolo delle TLC nella nostra società”. "Le TLC devono essere percepite dal grande pubblico per quello che sono: una risorsa essenziale, strategica per gli interessi nazionali, che deve essere affrontata con politiche adeguate e una visione a lungo termine. Senza programmi come RESTART, non solo non avremo sovranità e indipendenza nel settore delle TLC in Italia, ma non avremo la capacità di contribuire allo sviluppo delle TLC di altri Paesi, e metteremo addirittura a rischio la nostra comprensione della tecnologia, relegandoci al ruolo di acquirenti inconsapevoli di prodotti di altri Paesi. RESTART è quindi un'iniziativa critica e di valore strategico per l'Italia”.
Antonio Capone del Politecnico di Milano e coordinatore scientifico di RESTART sottolinea l’importanza del momento storico nella ricerca delle telecomunicazioni: “i cambiamenti tecnologici degli ultimi anni hanno innescato una trasformazione delle infrastrutture di comunicazione che consentono di indirizzare la ricerca verso due direzioni promettenti in termini di impatto economico. Da un lato la rete di comunicazione diventa programmabile spostando l’innovazione sullo sviluppo software nel quale ci sono meno barriere all’ingresso e le buone idee dalla ricerca possono generare alto impatto anche nel tessuto economico di un paese come l’Italia. Dall’altro, la disaggregazione della rete consente di sfruttare le competenze nelle tecnologie di base, anche di nicchia, per portare innovazione senza per questo dover competere con colossi internazionali del settore.”
Oltre al ruolo di proponente, l’università di Roma Tor Vergata guida lo Spoke "Intelligent and Autonomous Systems” che si focalizza sul tema dell'intelligenza artificiale nell'ambito delle telecomunicazioni. Il responsabile scientifico per “Tor Vergata” prof Stefano Salsano del dipartimento di Ingegneria Elettronica conferma che il nostro ateneo "contribuisce in modo significativo al progetto RESTART grazie alle competenze e all'entusiasmo dei nostri docenti e ricercatori. La nostra partecipazione al progetto RESTART, per cui l’ateneo riceve un finanziamento di oltre 3mln €, ha avrà importanti ricadute come la realizzazione di laboratori, il reclutamento di ricercatori e di studenti di dottorato, la creazione di una rete di collaborazione con industrie e con le altre realtà accademiche”.
I Partner coinvolti in RESTART - 12 università, 3 enti nazionale di ricerca e 10 enti privati - sono Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Consiglio Nazionale Delle Ricerche, Politecnico di Bari, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Università degli Studi di Catania, Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Università degli Studi di Padova, Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, Sapienza Università di Roma, Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (CNIT), Fondazione Ugo Bordoni, Open Fiber S.p.A., TIM S.p.A., Vodafone Italia S.p.A., Wind Tre S.p.A., Ericsson Telecomunicazioni S.p.A., Prysmian S.p.A., Italtel S.p.A., Leonardo S.p.A., Athonet S.R.L. e Tiesse S.p.A.