Corso di laurea magistrale (modalità mista) - Area di Lettere e Filosofia - Accesso libero con verifica del possesso dei requisiti curriculari - Classe LM-85 (D.M. 270/2004)
Lingua: Italiano
Informazioni generali
o Classe di Laurea: LM-85 (D.M. 270/04)
o Tipologia di corso: Laurea magistrale
o Durata: 2 anni
o Tipo di accesso: Accesso libero con verifica di requisiti e preparazione in ingresso
o Macroarea di afferenza: Lettere e Filosofia
o Dipartimento: Storia, patrimonio culturale, informazione e società
o Codice corso: U07
Descrizione e obiettivi formativi
Il corso intende affrontare la complessità che caratterizza, oggigiorno, la problematica educativa. Allo studente sarà impartita una formazione imperniata su due requisiti di base: capacità prospettica ad ampio raggio e mentalità critica. L’impianto formativo include una serie di conoscenze e competenze specifiche inerenti il plesso delle scienze dell'educazione.
Il corso intende fornire le conoscenze teoriche e le competenze operative per l'impego professionale di alto profilo nei settori dell'educazione e della formazione ed è il naturale completamento del percorso triennale. L'offerta formativa proposta, infatti, ricalca per taluni aspetti quella tipica delle scienze dell'educazione di base, ma ne sviluppa qualitativamente il livello di approfondimento e la completezza con l'obiettivo di fornire un'avanzata formazione in termini teoretici ed esperienziali, soprattutto per quanto concerne la gestione e il governo dei processi educativi, piuttosto che di operato professionale puro e semplice.
Un’attenzione particolare sarà posta, nella ricerca, verso la questione di genere e le problematiche delle pari opportunità.
Sbocchi professionali
Al laureato si offrono sbocchi occupazionali in attività di ricerca educativa, di consulenza nella programmazione e gestione d'interventi nelle istituzioni scolastiche e nei diversi servizi in campo educativo e formativo.
Tali opportunità possono trovare realizzazione presso enti pubblici e privati e del terzo settore, organismi di direzione, orientamento supporto e controllo attivati presso i diversi gradi della Pubblica Amministrazione, anche con riferimento a contesti multi e interculturali, come alla progettazione d'attività di ricerca e formazione in ambito europeo e internazionale.
Valutazione della didattica - Studenti
Anno accademico precedente
Condizione occupazionale (indicatori di efficacia e livello di soddisfazione dei laureandi):
http://statistiche.almalaurea.it/universita/statistiche/trasparenza?CODICIONE=0580207308600004
Riferimenti web e contatti
Coordinatore:
Prof. Carlo Cappa
Email carlo.cappa@uniroma2.it
Ulteriori informazioni sono presenti in allegato.
Il CdS magistrale in Scienze Pedagogiche (LM-85) fornisce le competenze per l'impiego professionale di alto profilo nei settori dell'educazione e della formazione, ponendosi come naturale completamento del CdS triennale in Scienze dell'Educazione.
L'offerta formativa approfondisce le tematiche dell'ambito per garantire un'avanzata preparazione teoretica ed esperienziale, con particolare attenzione alla direzione e alla gestione dei processi educativi, assicurando le necessarie competenze per operare professionalmente in diversi contesti.
Il CdS fornisce i requisiti disciplinari per la classe di concorso A18 e, inoltre, aspetto di grande importanza, ai sensi della L.
n.
205 del 27/12/2017, consente di acquisire l'abilitazione alla qualifica professionale di 'Pedagogista'.
Il percorso, inoltre, congiuntamente con il percorso triennale in Scienze dell'Educazione, L-19, consente di acquisire i 24 CFU richiesti per accedere ai futuri concorsi per l'insegnamento nelle scuole secondarie, stante la normativa vigente in via di cambiamento.
Il CdS, dunque, ha un'offerta formativa che recepisce le più recenti indicazioni ministeriali. Più in generale, il Corso di Studio offre le conoscenze e le competenze per l'impiego di alto profilo in tutte quelle aree territoriali che necessitano progettazione e gestione dei servizi educativi.
Ulteriori possibilità di impiego possono essere offerte in ambiti che prevedono educatori, come, ad esempio, i servizi socio-sanitari pubblici e privati, la direzione dei processi di accoglienza, integrazione, rieducazione, orientamento al lavoro etc., in favore di soggetti in stato di marginalità, disagio e disabilità. Sulla base di una solida formazione di base, offerta dalla laurea triennale, il laureato magistrale sarà in grado di decodificare la natura pedagogica delle problematiche emergenti e di offrire orientamenti gestionali in strutture il cui obiettivo è mirato allo sviluppo completo e armonico della persona, per gestire consapevolmente processi educativi e formativi complessi, coordinare servizi e organizzazioni in ambito educativo, formativo, di cura, di assistenza.
Non sono trascurate le tematiche attinenti all'utilizzo di strumenti e di stesura di linee guida legate a strategie di prevenzione, di diagnosi e di intervento educativo in favore del complesso profilo della devianza e della marginalità e dei relativi servizi educativi.
Il laureato del CdS, inoltre, sarà in grado di offrire consulenza in Istituzioni Scolastiche, Servizi Educativi, Enti locali, nel terzo settore e nel privato sociale nell'educazione formale, non formale e nella formazione permanente. Parte integrante e fondamentale del percorso formativo è il tirocinio, obbligatorio per 6 CFU, che costituisce una messa alla prova delle conoscenze e competenze acquisite, nonché un momento di approfondimento, coronato da una relazione, la cui stesura è seguita sia dal tutor aziendale, sia dal tutor universitario. Il CdS promuove e valorizza l'esperienza Erasmus. Naturalmente, il Corso di Studi avvia anche alla ricerca nell'ampio ambito delle scienze dell'educazione, presentandosi come secondo ciclo dell'istruzione superiore in continuità e dialogo con il terzo, il dottorato di ricerca.
Per l'accesso al corso di laurea magistrale è richiesto il possesso di un diploma di laurea triennale, di un diploma di laurea quadriennale o di un titolo di studio equipollente conseguito all'estero, come definito nel regolamento didattico.
Presupposto per l'accesso sono 1) l'accertamento dei requisiti curriculari dello studente e 2) la verifica della adeguatezza della sua personale preparazione. Eventuali integrazioni curriculari in termini di crediti formativi dovranno essere acquisite dallo studente prima della verifica della preparazione personale.
La valutazione delle adeguate capacità e conoscenze dello studente verterà sull'ambito psicopedagogico.
Le modalità di verifica della personale preparazione sono definite dal regolamento didattico del corso di studio.
Ammissione al Corso 1.
La laurea magistrale in Scienze Pedagogiche si propone come completamento e perfezionamento della preparazione acquisita nel Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione (L-19) (secondo la denominazione previgente classe 18 (Scienze dell'educazione e della formazione); l'accesso alla laurea magistrale è consentito, inoltre, ai possessori di laurea di primo livello, di diploma universitario triennale o di qualsiasi altro titolo conseguito all'estero, riconosciuto idonei dal Consiglio di dipartimento di riferimento ai sensi della normativa vigente. 2.
L’ammissione al Corso di laurea magistrale è subordinata a) al possesso di requisiti curricolari predefiniti e b) al superamento di una verifica della preparazione individuale a) Requisiti curricolari: 1) aver conseguito una laurea di primo livello in Scienze dell’Educazione (L-19) o 2) una laurea di primo livello, diploma universitario triennale o di qualsiasi altro titolo conseguito all'estero, riconosciuti idonei secondo la normativa vigente (D.M.
270/04, D.M.
509/99 o in base al previgente ordinamento quadriennale; nel caso di una laurea triennale conseguita all’estero, essa deve essere riconosciuta in Italia).
Nel caso il titolo acquisito rientri nella tipologia 2), occorre aver conseguito almeno 42 CFU così distribuiti: 18 CFU nei SSD M-PED (01, 02, 03, 04); 12 CFU nei SSD M-PSI/01, M-PSI/02, M-PSI/04, M-PSI/05 o 06; 6 CFU nei SSD M-FIL/01, M-FIL/02, M-FIL/03 o 04 M-FIL/06 o 07 o 08, M-STO/05; 6 CFU nei SSD SPS /07, SPS/08, SPS/09, SPS/11, SPS/12; almeno 6 CFU in una lingua straniera dell’Unione europea, eventualmente attestabili anche con un diploma linguistico approvato dal Consiglio d’Europa o riconosciuto dal MIUR. b) Preparazione personale: sostenere un colloquio volto ad accertare la preparazione negli ambiti delle scienze dell’educazione e umanistici con una commissione nominata dal Direttore del Dipartimento, sentito il Coordinatore.
Per specifiche esigenze degli aspiranti studenti stranieri, previa richiesta, detto colloquio può avvenire anche in via telematica (lo studente dovrà mostrare alla commissione un documento di riconoscimento in corso di validità). Qualora i requisiti indicati alla lettera a) siano soddisfatti, la commissione convocherà lo studente per un colloquio volto ad accertare la personale preparazione di cui alla lettera b).
In caso di esito positivo, previa approvazione da parte del Consiglio di Dipartimento, lo studente potrà procedere con l’immatricolazione al corso.
In caso di esito negativo, lo studente avrà la possibilità di acquisire i requisiti alla lettera a) attraverso esami singoli, usufruendo delle condizioni agevolate previste dalla Macroarea.
La Prova Finale consiste nella redazione e nella discussione di un elaborato scritto.
La redazione avviene attraverso un continuo interscambio e confronto tra il laureando e il suo relatore che lo guida dal momento della scelta dell'argomento fino alla redazione finale, ponendo il laureando a contatto con i metodi di ricerca più attuali nel contesto scientifico di riferimento. La discussione avviene attraverso una seduta di tesi di laurea, con una commissione selezionata tra docenti le cui competenze sono affini alle tematiche presenti nell'elaborato del candidato.
Questo deve illustrare e difendere la tesi del suo elaborato, nonché rispondere ai quesiti posti dal Relatore, dal Correlatore e dalla Commissione. Ulteriori elementi che potranno essere valutati positivamente ai fini del voto finale sono: a) la conclusione nei tempi previsti (in corso) - al fine d'incentivare la regolarità degli studi degli studenti; b) l'aver svolto un'esperienza Erasmus, specialmente se questa è stata messa a frutto per lo svolgimento del lavoro di tesi - in modo da valorizzare la dimensione internazionale del percorso formativo dello studente. Per ulteriori informazioni, si rimanda al Regolamento didattico del CdS pubblicato sul sito web del Corso.
Il CdL magistrale Scienze Pedagogiche ha come riferimento il Corso di Laurea triennale in 'Scienze dell'educazione e della formazione' e propone un approccio olistico al vasto campo delle scienze dell'educazione e della formazione. La complessità che caratterizza oggi la problematica educativa richiede a chi si laurea innanzitutto l'acquisizione di due requisiti di base: capacità prospettica ad ampio raggio e mentalità critica, quindi una serie di conoscenze e competenze specifiche inerenti il plesso delle scienze dell'educazione.
Su entrambi questi aspetti insistono gli obiettivi formativi specifici che la Laurea magistrale si propone, con un'attenzione nella ricerca come nella didattica verso la questione di genere e le problematiche delle pari opportunità.
S'indicano quindi gli obiettivi formativi specifici: - competenza esperta nell'area pedagogica e formativa, anche con riferimento alle discipline che, come quelle storiche, filosofiche, psicologiche, sociologiche, antropologiche, concorrono a definire il quadro concettuale delle scienze dell'educazione in rapporto ai diversi contesti d'applicazione; - conoscenze avanzate degli aspetti giuridico-normativi connessi ai processi educativi, anche con riferimento all'ambito internazionale, alla comparazione dei sistemi dell'istruzione e alla dimensione europea dell'educazione; - competenze di pedagogia e di didattica interculturale; - adeguata padronanza della metodologia di ricerca educativa di natura teoretica, storica, empirica e sperimentale, negli ambienti formali, non formali e informali di formazione; - conoscenze approfondite dei diversi aspetti della progettazione educativa (analisi dei bisogni, definizione delle finalità e degli obiettivi generali e specifici, valutazione delle risorse umane, strumentali e strutturali, programmazione, metodologie d'intervento, verifica e valutazione) e dei metodi e delle tecniche relative al monitoraggio e alla valutazione degli esiti e dell'impatto sociale di progetti e programmi d'intervento; - buona padronanza dei principali strumenti informatici e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza; - padronanza scritta e orale, di almeno una lingua dell'Unione oltre l'italiano, pure con riferimento ai lessici disciplinari.
Il corso si occupa di delineare il concetto e il valore del patrimonio culturale in merito alla formazione del cittadino, attraverso la conoscenza delle caratteristiche che compongono la definizione di questo patrimonio sul piano teorico e pratico. Quanto più il cittadino conosce il patrimonio culturale del suo paese, tanto più ne comprende l’influenza sulla sua identità, la sua visione del mondo, la realtà che lo circonda, nonché le possibilità di sviluppo sociale ed economico in esso insite, per contribuire alla valorizzazione e alla preservazione. Formare il cittadino come soggetto attivo ed operante, calato nel contesto di appartenenza, passa necessariamente attraverso la presa di coscienza sull’identità ed eredità culturale, sulla conseguenza di azioni e omissioni, sulla fruizione di esperienze, manifestazioni e memorie che permeano la società e ne sono altrettanto influenzate. I principali punti tematici che saranno affrontati nel corso comprenderanno: • definizioni concettuali (elementi di filosofia, sociologia, politica); • relazione tra patrimonio culturale e progetti sociali (tutela e valorizzazione); • ricognizione delle politiche UNESCO sul “patrimonio dell’umanità”; • pratiche per la fruizione della cultura e lo sviluppo economico (turismo culturale, turismo sostenibile, elementi di filosofia del turismo); • cittadinanza attiva (rapporti tra cittadini e istituzioni, partecipazione); • diffusione dell’informazione culturale e ruolo dell’opinione pubblica (industria culturale, etica del discorso, mecenatismo); • rapporti con altre culture (incontro/scontro, inclusione/emarginazione, multiculturalismo e immigrazione); • responsabilità educativa genitoriale (diritto-dovere di educare i figli alla civile convivenza); • educazione dialogica (parte speciale su Paulo Freire).
- Induttivismo - Positivismo logico - Falsificazionismo - Nuova filosofia della scienza - Critiche epistemologiche alla psicoanalisi
Il corso ripercorrerà la storia filosofica del merito rendendo possibile orientarsi tra le principali teorie della giustizia, spesso tra loro antagoniste, chiamate in causa nei dibattiti su merito e meritocrazia. Si concentrerà inoltre su alcune svolte storiche, sociali e istituzionali che sono intervenute nella modernità e nella contemporaneità al riguardo della categoria di merito. Schema delle lezioni I Lezione - I problemi aperti II - II recente dibattito: merito, diseguaglianza, mobillità sociale III- IV – Rawls e von Hayek – Knowledge Society - L'istruzione d'eccellenza V- VI - Le radici storiche: Aristotele- Cicerone- teologia VII-VIII - Rinascimento / Riforma IX- Il paradosso Weber X – La meritocrazia cinese XI – Pauperismo e donne: Merito escludente, merito come rivendicazione XII – Dal merito nobiliare ai Men of Merit XIII – Merito come virtù o merito come misura? XIV Michael Young e la nascita della meritocrazia XV – Concetti conclusivi
I contenuti del corso sono i seguenti: - relazione uomo-ambiente; - territorio e paesaggio; - genesi ed evoluzione del concetto di sostenibilità ambientale; - politiche e buone pratiche connesse alla mitigazione e al superamento delle problematiche ambientali; - geografia ed educazione ambientale.
A partire della lettura di testi classici, i seguenti temi saranno studiati in relazione con il concetto di Giustizia: - uguaglianza e diversità (discriminazione sociale, questioni di genere) - umanità e barbarie (guerra; violenza) - natura e società (diritto naturale - ordine pubblico) - vizio e virtù
Programma · Ambito1. I tre mondi del pensiero (pensiero, linguaggio e realtà). Scala di generalità. Ricostruzione delle mappe semantiche · Ambito 2. La metodologia e le tecniche non standard . L'esempio delle interviste non direttive · Ambito 3. Immaginario collettivo, rappresentazioni e panorami sociali · Ambito 4. Gli studi sulle audience Metodologia didattica In via sperimentale il modulo sarà proposto in due modalità: a) didattica attiva in presenza e on line; b) didattica non attiva. La didattica attiva ha due percorsi 1) Individuale 1. Esercitazioni. Gli studenti saranno invitati per ciascun ambito a rispondere ad alcune esercitazioni in presenza e on line sarà invitato per ciascun ambito del programma a sviluppare esercitazioni su proposta del docente 2. Test a risposta multipla sui materiali proposti dal docente (slide, testi pdf) Nell’ambito 1, 2 e 3 gli studenti saranno suddivisi in gruppo per discutere di alcune tematiche e problematiche proposte dal docente La didattica attiva in presenza sarà proposta nel secondo semestre mentre quella on line sarà proposta due volte nell'anno accademico di riferimento. La didattica non attiva prevede un approfondimento sulle tematiche proposte attraverso lo studio di alcuni testi aggiuntivi che saranno segnalati con la sigla DNA oltre a quelli proposti per la didattica attiva Bibliografia Per ciascun ambito del programma sono proposti materiali diversi: - slide per farsi un'idea - testi da studiare - materiali per le esercitazioni - video Metodo di valutazione La valutazione è composta dall’esito del colloquio finale
1.Introduzione agli aspetti gruppali della vita mentale (conscia e inconscia) e al gruppo come promotore dello sviluppo psichico individuale e collettivo (1CFU) 2. Riferimenti concettuali: la teoria freudiana dei legami libidici di gruppo e i processi di identificazione in relazione allo sviluppo della personalità (1CFU) 3.Le dinamiche emozionali ed inconsce nei gruppi istituzionali e le relative difese; l'evoluzione della cultura di gruppo (2CFU) 4. La dimensione gruppale nel contesto delle istituzioni di cura (2CFU)