Stephen Greenblatt, Patrick Spottiswoode, Gigi Proietti, Antonio Calbi, Masolino d’Amico, Giorgio Gosetti, Fabio Cavalli, Gary Taylor, Robert Miola, Andrew Hadfield e i più importanti studiosi internazionali tra gli ospiti delle due settimane di celebrazi
7 aprile ore 10,30 – Presentazione alla stampa e al pubblico – Aula Magna Rettorato Sapienza Università di Roma
Nel quadricentenario dalla morte di William Shakespeare le tre università pubbliche di Roma - Sapienza Università di Roma, Università di Roma "Tor Vergata", Università Roma Tre – promuovono la manifestazione che si svolgerà dal 7 al 20 aprile attraverso una serie di iniziative dirette a evidenziare il significato profondo della presenza di Roma nell’opera shakespeariana.
Tra gli appuntamenti in programma: il convegno internazionale “Shakespeare 2016. Memoria di Roma”, conferenze, seminari, lectio magistralis, tavole rotonde, 2 mostre bibliografiche di cui una con le traduzioni originali di Giuseppe Ungaretti, 3 esperimenti scenici nel Foro di Cesare (apertura straordinaria), 2 spettacoli di musica danza e recitazione, un reading dello Shakespeare’s Globe Theatre di Londra, 3 concerti, 6 proiezioni cinematografiche, una mostra fotografica.
L’evento si aprirà giovedì 7 aprile nell’aula magna della Sapienza con gli interventi dei tre Rettori delle università romane: Eugenio Gaudio, Sapienza Università di Roma, Giuseppe Novelli, Università di Roma "Tor Vergata" e Mario Panizza, Università di Roma Tre. Parteciperanno inoltre i membri del Comitato Promotore dei tre Atenei: Rosy Colombo (Sapienza), Maria del Sapio Garbero ( Roma Tre), Daniela Guardamagna (“Tor Vergata”).
Ad aprire i lavori della giornata sarà Franco Piperno, Delegato del Rettore della Sapienza alle Iniziative culturali. Durante l’incontro verrà proiettato il film Cesare deve morire dei fratelli Taviani alla presenza di Fabio Cavalli, regista della rappresentazione teatrale originale realizzata nella Casa circondariale di Rebibbia. Dopo la proiezione sarà realizzata una diretta streaming con Rebibbia, un’assoluta novità attraverso la quale, grazie ad un permesso speciale del Ministero della Giustizia, i detenuti interpreti della pellicola saluteranno in diretta il pubblico della Sapienza. Le tre università romane sono da tempo impegnate a offrire a decine di detenuti-studenti di Rebibbia corsi a distanza e moltissimi tra di loro hanno raggiunto la laurea in varie discipline.
Sabato 9 aprile al Teatro Palladium (Università di Roma Tre) si potrà assistere, su prenotazione, allo spettacolo di musica, danza e recitazione a cura di Luca Aversano dal titolo “Della rovina, di tempo e di bellezza. Shakespeare e il destino di Roma”. Lunedì 11 aprile presso l’Università di Roma “Tor Vergata” è prevista la Lectio Magistralis di Alessandro Serpieri, professore emerito dell'Università di Firenze e uno dei massimi esperti di Shakespeare, dal titolo “Entra la folla: Giulio Cesare e Coriolano”. Seguirà la proiezione del Coriolanus per la regia di Ralph Fiennes. Cuore delle celebrazioni un Convegno Internazionale di altissimo profilo scientifico che si aprirà in Campidoglio mercoledì 13 aprile con la relazione inaugurale di Stephen Greenblatt della Harvard University; il 15 aprile, al Teatro Palladium, si terrà uno spettacolo – reading con attori dello Shakespeare Globe Theatre di Londra; i lavori si concluderanno sabato 16 aprile al Teatro Argentina con un breve spettacolo, proiezioni e interventi di Antonio Calbi, Laura Caretti, Antonio Calenda, Masolino d’Amico, Luigi Proietti, Daniele Salvo, Patrick Spottiswoode.
Altri incontri si terranno all’Accademia dell’Arcadia, al Foro di Cesare, alla British School at Rome. La manifestazione si chiuderà mercoledì 20 aprile alla Casa delle Letterature presso il cortile degli Aranci
con letture di Sonetti shakespeariani a cura di Fabio Cavalli nella traduzione di Giuseppe Ungaretti e con le musiche di MuSa Coro diretto dal maestro Paolo Camiz. Tre le mostre previste: all’interno della Città universitaria della Sapienza l’Aula Magna e la Biblioteca Alessandrina ospiteranno una mostra bibliografica dedicata a William Shakespeare, mentre al Teatro Argentina si potrà visitare una mostra fotografica di Renato Rizzi dedicata al teatro shakespeariano di Danzica, infine nella Casa delle Letterature sarà possibile vedere i manoscritti delle traduzioni ungarettiane dei Sonetti di William Shakespeare.
Shakespeare 2016 Memoria di Roma ha ottenuto la Medaglia del Presidente della Repubblica.
Tutte le informazioni sulla manifestazioni possono essere consultate sul sito della manifestazione http://www.shakespeare2016.it oppure scrivendo a shakespeare.roma2016@gmail.com
Focus
Roma nelle opere di Shakespeare Nell’Inghilterra Elisabettiana, quella in cui Shakespeare nasce e si forma, la funzione svolta della cultura classica è una funzione di primo piano. Il latino è la lingua della scienza, della medicina, della politica ed è la lingua stessa elettiva del Sovrano. Ne è perfino la lingua privata: alcune lettere familiari della Regina Elisabetta sono redatte in latino.È la lingua dei testi su cui gli scolari delle classi dirigenti si formano sin dai primi anni; è la lingua delle università. Le opere di Ovidio, Virgilio, Livio, Tacito sono oggetto di conoscenza diffusa tra le persone colte. Roma e l’immagine di Roma, al di là delle tensioni religiose, dello scisma e delle contese civili, sono un modello costante di splendore e di universalità -- la storia romana permea con la sua immagine la cultura di vasti strati sociali. È proprio la drammaturgia shakespeariana a portare la storia romana sulle scene: Tito Andronico, Giulio Cesare, Antonio e Cleopatra, Coriolano non sono solo opere immortali del teatro di tutti i tempi, ma sono anche un mezzo col quale, arditamente ripercorrendo la chiarissima distinzione aristotelica tra storia e teatro, Shakespeare, sulla scorta di Plutarco, ricostruisce sulle scene del suo teatro un’immagine vivissima e pulsante della Roma antica, che dimostra una profonda e attenta conoscenza delle fonti. D’altra parte, anche il giovane Shakespeare dei poemetti Venere e Adone e Il ratto di Lucrezia dà ampia prova dello stretto rapporto con Ovidio e con Livio, un rapporto che si conserva nella raccolta dei suoi Sonetti. Certamente in ciò Shakespeare non si distacca molto dal fervere degli studi umanistici propri dell’Inghilterra Elisabettiana, ed anche, in parte, del precedente periodo Tudor, quando si moltiplicano le traduzioni dal latino, dal greco antico, dall’italiano, dal francese e dallo spagnolo – un’intensa temperie intellettuale che attraversa l’epoca.
Influenza del teatro di Shakespeare Roma ha nell’opera shakespeariana un ruolo particolare, non è solo un luogo dove ambientare vicende umane; il drammaturgo infatti interpreta Roma e la storia romana come metafora dell’universalità, quella stessa universalità che costituisce la chiave di tutta la sua drammaturgia. Per la prima volta si celebra a Roma un centenario shakespeariano, anche se il poeta inglese non ha mai visitato la città. Roma rappresenta il luogo della contemporaneità – non solo per il pubblico elisabettiano, ma per gli spettatori dei nostri giorni. Il teatro shakespeariano ha largamente permeato la cultura tardo illuminista, le poetiche romantiche, l’Ottocento, il nostro melodramma e, nel nostro dopoguerra, la miriade di traduzioni e di messe in scena ha portato questa grande drammaturgia a collegarsi intimamente ad esponenti importanti della nostra letteratura come Montale, Ungaretti, Sanguineti, ma soprattutto all’opera di grandi registi come Visconti, Strehler, Squarzina.L’università italiana ha largamente contribuito nel tempo agli studi shakespeariani sul piano internazionale e in particolare la scuola romana si è largamente affermata con studiosi che nel mondo hanno illustrato con i loro studi shakespeariani e col loro magistero, tenuto proprio all’Università di Roma, la cultura italiana contemporanea, Agostino Lombardo, Giorgio Melchiori, Vanna Gentili, la cui memoria questa manifestazione vuole anche implicitamente onorare.
Comitato Promotore, composto dai professori Rosy Colombo (Sapienza), Maria Del Sapio Garbero (Roma Tre), Daniela Guardamagna (“Tor Vergata”) e Giuseppe Massara (Sapienza).
Comitato scientifico: Silvia Bigliazzi (Università di Verona), Piero Boitani (Sapienza Università di Roma), Laura Caretti (Università di Siena), Masolino d’Amico (Università Roma Tre), Laura Di Michele (Università dell’Aquila), Roger Holdsworth (University of Manchester), Michele Marrapodi (Università di Palermo), Alessandra Marzola (Università di Bergamo), Stephen Orgel (Stanford University), Viola Papetti (Università Roma Tre), Stanley Wells (Shakespeare Institute, University of Birmingham). Con lo speciale contributo di Keir Elam e Nadia Fusini.
Patrocini: UNESCO, Presidenza del Consiglio dei Ministri, MIBACT, MIUR, Ambasciata del Regno Unito, British Council Italy, American Academy in Rome, ESRA (European Shakespeare Research Association), ANDA (Associazione Nazionale Docenti di Anglistica), IASEMS (Italian Association of Shakespearean and Early Modern Studies).
Collaborazioni: Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, London Shakespeare’s Globe Theatre, Silvano Toti Globe Theatre di Roma, Teatro di Roma, Teatro Palladium, Teatro di Villa Torlonia, British School at Rome, Zètema progetto cultura, Accademia dell’Arcadia, Fondazione Roma Sapienza, Biblioteca Alessandrina, Conservatorio Santa Cecilia, Istituzione Universitaria dei Concerti, Music Theatre International, Roma nel Rinascimento, e in particolare l’Istituto Italiano per la Storia Antica.
Event partners: ‘Around Shakespeare’ (Casa del Cinema), ‘Shakespeare Lives’ (British Council, Great Britain). Sponsor: AIA (Associazione Italiana di Anglistica), Fondazione Silvano Toti, Lions Club Roma Sistina, ATAC, Banca Mediolanum, Sergio Allegra, Luigi Gemma.
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