La ricerca sullo Spazio dell’Università di Roma “Tor Vergata” approda al “Gagarin Cosmonaut Training Center” (GCTC) di Star City, in Russia, grazie all’Aeronautica Militare con cui l’Università sta portando avanti diverse collaborazioni nel settore spaziale.
La prof.ssa Loredana Santo del Dipartimento di Ingegneria Industriale e la prof.ssa Federica Sangiuolo del Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione insieme al cosmonauta dell’Aeronautica Militare Walter Villadei hanno partecipato alla “10th Scientific and Practical Conference Manned Spaceflight” che si è svolta nei giorni 27 e 28 novembre presso il Centro Addestramento Cosmonauti di Star City.
Nell’ambito della conferenza sono state presentate due ricerche di punta svolte dall’Università degli Studi Roma “Tor Vergata”, rispettivamente nel settore dei materiali e della biomedicina.
Nella prima ricerca sono stati presentati i risultati finora ottenuti nell’ambito delle tecnologie per lo sviluppo di innovativi materiali polimerici a memoria di forma in ambiente di microgravità
per la realizzazione di attuatori e strutture autodispieganti. "L'interesse nell'impiego di questi nuovi materiali (schiume realizzate nei laboratori dell'Ateneo mediante un processo innovativo di schiumatura allo stato solido sviluppato da ricercatori di Tor Vergata) risulta strategico non soltanto nel settore aerospaziale - sottolinea la prof.ssa Santo - ma anche in quello terrestre, in quanto consente la realizzazione di strutture leggere e auto dispiegabili e di attuatori a rilascio di energia controllato”. Nella seconda ricerca sono stati presentati i dati relativi a studi condotti sulle cellule staminali embrionali e le cellule pluripotenti indotte (iPS Cells) riprogrammate e il loro coinvolgimento in protocolli di medicina rigenerativa polmonare. L’idea è di studiare il potenziale differenziativo delle cellule in presenza di microgravità, condizione che si verifica di frequente nello spazio. Diversi studi in vitro paragonano le capacità differenziative che le cellule staminali hanno sulla terra rispetto allo spazio, dove c'è assenza di gravità.
“Lo studio comparativo – spiega la prof.ssa Sangiuolo - riguarderà specialmente il differenziamento in epitelio respiratorio al fine di valutare eventuali variazioni di permeabilità in relazione alla assenza di gravità”.
La conferenza è stata occasione per approfondire tali linee di ricerca nella prospettiva delle future missioni di esplorazioni spaziale e di verificare possibilità di cooperazione internazionale nel settore aerospaziale che vede sempre più spesso la partecipazione dell’Ateneo “Tor Vergata”.
Roma, 02 dicembre 2013
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