Il Master in Economia e Management della Comunicazione e dei Media dell'Università di Roma Tor Vergata ha vinto la 34a edizione del Premio Marketing per l’Università della Società Italiana Marketing, con la proposta di un piano di marketing sul “Caso Ferrarelle”. Un grandissimo traguardo per il Master, che non è nuovo a risultati del genere avendo già vinto vari premi nella sua storia lunga ventuno anni.
La squadra vincitrice ha presentato il suo elaborato nel corso dell’evento di premiazione che ha avuto luogo lo scorso 11 ottobre, nella Sala Congressi della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza di Roma, ed è composta da Veronica Colantuono, Lucia Giangiacomo e Claudia Teloni.
Un successo a tutto tondo per la Facoltà di Economia di “Tor Vergata". Sono stati premiati, infatti, anche due gruppi nell’ambito dei Corsi di Laurea Magistrale giunti all'11* e al 15* posto. Il gruppo composto da Flaminia Greco, Giorgia Abbondanza e Jacopo De Rinaldis e il trio formato da Rebecca Tänzer, Jana Fabienne Lichtschlag e Pia Weissinger.
Congratulazioni alle nostre ragazze del Master e ai ragazzi del Corsi di Laurea Magistrale che, con creatività e duro lavoro, hanno raggiunto un risultato così ambito di buon auspicio per la loro carriera professionale!!
Il gruppo vincente è stato guidato dalla professoressa Simonetta Pattuglia, docente di Marketing e Direttore del Master e dalla dott.ssa Sara Amoroso, Phd in Business Management, che hanno fornito feedback e osservazioni, utili al perfezionamento di questo vincente progetto. Al Premio di quest'anno hanno concorso oltre 620 gruppi per oltre 1500 studenti di tutte le università italiane.
"Progetti come questo del Premio della Società Italiana Marketing, e di Ferrarelle quest’anno" – afferma la professoressa Pattuglia Direttrice del Master e referente della Società Italiana Marketing per Tor Vergata - "oltre che averci donato molta felicità per l’esito estremamente positivo della vittoria e due ottimi piazzamenti, sono in grado di conferire a tutte le ragazze e i ragazzi che vi partecipano, anche se non vincitori, quelle capacità di applicazione ai business case che solo l'attività su campo può dare. È un modo innovativo di concepire la formazione universitaria e sono molto soddisfatta nel vedere sempre più aziende scegliere la strada della cooperazione attiva con gli atenei”.