Corso di laurea magistrale - Area di Lettere - Accesso libero con verifica di requisiti e preparazione in ingresso - Interclasse LM-45 e LM-65 - (D.M. 270/2004)
Lingua: Italiano
Informazioni generali
o Classe di Laurea Magistrale: LM-45 e LM-65 (D.M. 270/04)
o Tipologia di corso: laurea magistrale
o Durata: 2 anni
o Tipo di accesso: Accesso libero con verifica di requisiti e preparazione in ingresso
o Macroarea di afferenza: Lettere e Filosofia
o Dipartimento: Storia, patrimonio culturale, informazione e società
o Codice corso: H57/M95
Descrizione e obiettivi formativi
Il Corso rientra in due Classi di Laurea magistrale, LM-45 Musicologia e Beni Musicali ovvero LM-65 Scienze delle Spettacolo e della Produzione, e si articola in due curriculum, Musicologia e Spettacolo. All'atto dell'iscrizione, lo studente indica quale Classe e quale curriculum intende scegliere, mantenendo la possibilità di modificare la propria scelta il successivo anno.
Il percorso di studio fornisce elevate competenze specialistiche nel campo della Classe di Laurea prescelta, ma con una particolare attenzione alla integrazione tra le due aree della musica e dello spettacolo che è nelle motivazioni stesse della realizzazione di un corso interclasse.
Lo studente acquisisce competenze scientifiche specialistiche, storiche, teoriche e tecniche, metodologiche ed operative relative alla cultura artistica nei campi della musica, dello spettacolo e della comunicazione visiva, ed è in grado di applicarle criticamente nella progettazione e creazione di opere. Il percorso formativo stimola e affina avanzate abilità nei settori dell'ideazione, della produzione di eventi musicali, teatrali e cinematografici, nonché nella gestione di strutture musicali, teatrali, cinematografiche, televisive e radiofoniche.
Il Curriculum in Musicologia assicura una approfondita conoscenza storica e teorica sia della musica colta o d'arte (musicologia) sia della musica etnica o popolare (etnomusicologia). Gli studenti saranno in grado di utilizzare gli strumenti di ricerca specifici di tali discipline (bibliografie, repertori, archivi digitali), e le relative attrezzature tecnologiche, oltre alle principali metodologie d'indagine in campo storico, archivistico, teorico-analitico, organologico, ed etnomusicologico. Stages e tirocini presso importanti istituzioni musicali facilitano l'inserimento nel mondo del lavoro, mentre varie attività di laboratorio (etnomusicologia, musica corale, biblioteconomia e archivistica musicali) affiancano allo studio teorico l'esperienza della prassi e della ricerca musicale.
Il curriculum in Spettacolo approfondisce la conoscenza di teatro, cinema e nuovi media, anche attraverso attività di laboratorio (cinema e teatro). Viene curata, in particolare, l'analisi della regia, dell'arte attoriale, della danza, della sceneggiatura, della documentazione, sia dal punto di vista storico che da quello metodologico (in particolare in ambito nazionale e internazionale) con un'attenzione specifica agli sbocchi professionali del settore.
Sbocchi professionali
I laureati potranno: esercitare funzioni di elevata responsabilità o manageriale presso istituzioni pubbliche e private, biblioteche, archivi, cineteche, musei e raccolte organologiche e discografiche, strutture produttive (teatri, case discografiche, istituzioni concertistiche, festival cinematografici, società di distribuzione, marketing e produzione) e comunque operare all'interno di istituzioni e imprese a vario titolo interessate al patrimonio musicale, teatrale e audiovisivo; operare nella consulenza specialistica ad aziende e operatori nell'ambito dell'industria della musica e dello spettacolo; operare nel campo della comunicazione e della divulgazione culturale o nel quadro di attività editoriali tradizionali e multimediali; concorrere per avere accesso in ambito universitario agli ulteriori livelli della ricerca scientifica e dell'insegnamento specialistico (scuole di dottorato, master, scuole di specializzazione e altro).
I laureati sono in grado di utilizzare i principali strumenti audiovisivi, informatici e della comunicazione telematica ai fini della documentazione, dello studio scientifico, della comunicazione, nonché ai fini della progettazione e della realizzazione di efficaci sinergie artistiche tra nuovi moduli performativi e nuovi mezzi elettronici.
Condizione occupazionale (indicatori di efficacia e livello di soddisfazione dei laureandi):
http://statistiche.almalaurea.it/universita/statistiche/trasparenza?CODICIONE=0580207304600002
Valutazione della didattica - Studenti
Anno accademico precedente H57
Anno accademico precedente M95
Riferimenti web e contatti
Sito Web: http://www.musicaspettacolo.lettere.uniroma2.it
Coordinatore:
Prof.ssa Donatella Orecchia
Emai: donatella.orecchia@uniroma2.it
Segreteria didattica:
Sig.ra Stefania Garofalo
Tel: 06 7259.5102
E-mail: stefania.garofalo@uniroma2.it
Ulteriori informazioni sono presenti in allegato.
Il Corso di Laurea interclasse in Musica e Spettacolo è organizzato in due curricula che portano gli studenti a laurearsi nelle classi di laurea LM-45 Musicologia e Beni Musicali e LM-65 Scienze delle Spettacolo e della Produzione Multimediale.
Ciascun curriculum prevede il raggiungimento di un’elevata competenza specialistica nel campo della classe di riferimento, ma con una particolare attenzione all’integrazione tra le due aree della musica e dello spettacolo, che è nelle motivazioni stesse della costituzione del corso.
Concepito unitariamente come specifica declinazione degli obiettivi generali delle due classi, il corso è orientato alla convergenza tra le sfere e le pratiche archivistiche e patrimoniali, educative e comunicative della musica, dei media e dello spettacolo.
Il corso consente di raggiungere i seguenti obiettivi formativi: - un'approfondita conoscenza storica e teorica della musica, del cinema, della produzione multimediale e del teatro e dei loro modi di diffusione, nella piena consapevolezza dell’articolazione della ricerca nei settori storico-filologico, teorico-sistematico ed etnografico; - competenze per operare con funzioni di alto livello di responsabilità nel campo della conservazione, tutela, restauro e diffusione dei beni musicali, teatrali, cinematografici e audiovisivi; - strumenti per leggere e restituire criticamente le più attuali relazioni fra musica, cinema, video, teatro e società, permettendo agli studenti di rivestire consapevolmente il ruolo di mediatori dei repertori storici, delle specificità culturali attuali, delle sempre più strette relazioni interculturali, multiculturali, intermediali, multimediali, anche sul piano del giornalismo specializzato; - competenze nell'utilizzo di tecnologie digitali e nell' applicazione di abilità tecnico-pratiche(montaggio audio video, ripresa audio video) A tutti gli studenti del corso viene fornita un’approfondita conoscenza di strumenti bibliografici, lessicografici, informatici, telematici, tecnologici e metodologici specifici degli ambiti di ricerca delle due classi e l’attrezzatura professionale necessaria alla valorizzazione dei beni musicali, cinematografici e teatrali.
Per conseguire tali obiettivi formativi il corso è organizzato come segue.
Il primo anno, comune, prevede: - lo studio approfondito di una selezione di discipline appartenenti ai 4 s.
s.
d.
caratterizzanti il corso (L-ART/05, L-ART/06 L-ART/07 e L-ART/08) e delle metodologie di ricerca ad esse pertinenti; tale studio avverrà mediante un’offerta formativa costituita da corsi tematici di elevata qualità e professionalità, svolti prevalentemente con carattere seminariale; - l’approfondimento delle conoscenze culturali e metodologie di carattere generale mediante l’approfondimento dei settori disciplinari utili alla contestualizzazione storico critica (in particolare le discipline letterarie italiane e straniere e le discipline storiche).
Il secondo anno prevede la distinzione dei percorsi.
1) per la classe in Musicologia e Beni musicali: - l’ulteriore approfondimento di discipline musicologiche ed etnomusicologiche; - l’applicazione e la sperimentazione delle competenze acquisite, mediante partecipazione a stages e tirocini presso qualificate istituzioni (museali, concertistiche nonché archivi e biblioteche musicali, gruppi editoriali, stampa quotidiana e periodica anche on-line), in grado di porre gli studenti a contatto col mondo del lavoro; - la sperimentazione dell’efficacia delle capacità di comunicazione, didattica, educazione permanente acquisite, mediante specifiche attività di alfabetizzazione, introduzione alla storia della musica, lezioni frontali presso diverse scuole di diverso ordine e grado, o istituzioni di divulgazione pubblica (conferenze, guide all’ascolto, ecc.
).
2) per la classe in Spettacolo e Comunicazione multimediale: - l’ulteriore approfondimento di discipline dello spettacolo e della produzione multimediale; - l’applicazione e la sperimentazione delle competenze acquisite, mediante partecipazione a stages e tirocini presso qualificate istituzioni (cineteche, archivi e biblioteche di cinema e teatro, gruppi editoriali, produzioni cinematografiche, stampa quotidiana e periodica anche on-line), in grado di porre gli studenti a contatto col mondo del lavoro.
Per accedere al corso di Laurea magistrale in Musica e Spettacolo sono necessari specifici requisiti curriculari e un’adeguata preparazione.
I requisiti curriculari sono: a) il possesso di un diploma di laurea o altro titolo equipollente ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo.
b) avere maturato almeno 42 cfu nei seguenti settori disciplinari: L-ART/05, 06, 07 08; c) la padronanza, in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza della classe di laurea prescelta, pari al livello B2.
I requisiti curriculari saranno verificati dalla commissione preposta.
La competenza della lingua richiesta sarà verificata tramite la presentazione di un’attestazione pari a livello B2 o un colloquio.
L’adeguata preparazione sarà verificata tramite un colloquio con una commissione preposta Per i dettagli si rinvia al Regolamento didattico del Corso di Studio.
Il corso di Laurea Magistrale interclasse in Musica e Spettacolo (Classi delle lauree LM-45 Musicologia e beni musicali; LM-65 Scienze dello spettacolo e produzione multimediale), istituito a decorrere dall’a.
a.
2008-2009, ha la durata di 2 anni.
Al compimento degli studi il corso conferisce la laurea in una delle due classi costitutive la Laurea Magistrale.
Il corso di laurea magistrale in Musicologia e Beni Musicali permette di formare un’approfondita conoscenza storica e teorica sia della musica colta o d’arte (musicologia) sia della musica etnica o popolare (etnomusicologia).
Gli studenti saranno in grado di utilizzare gli strumenti di ricerca specifici delle discipline musicologiche ed etnomusicologiche (bibliografie, repertori, archivi digitali), e le relative attrezzature tecnologiche.
Per ogni specifica disciplina attivata nel corso saranno inoltre fornite le principali metodologie d’indagine in campo storico, archivistico, teorico-analitico, organologico, ed etnomusicologico.
Sono inoltre previsti stages e tirocini presso importanti istituzioni musicali per facilitare l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro.
Attività di laboratorio (etnomusicologia, musica corale, biblioteconomia e archivistica musicali) permettono allo studente di affiancare allo studio teorico l’esperienza della prassi e della ricerca musicale.
Il corso di laurea magistrale in Scienze dello spettacolo forma laureati con competenze scientifiche specialistiche, teoriche e tecniche, metodologiche ed operative, relative al teatro, cinema e nuovi media.
Attività di laboratorio (cinema e teatro) permettono allo studente di affiancare allo studio teorico l’esperienza della prassi e della ricerca.
Il corso intende approfondire in particolare l’analisi della regia, dell’arte attoriale, della danza, della sceneggiatura, della documentazione sia dal punto di vista storico che da quello metodologico (in particolare in ambito nazionale e internazionale) con un’attenzione specifica agli sbocchi professionali del settore.
I laureati devono poter applicare tali conoscenze criticamente, sia in una prospettiva di esegesi e didattica, sia nell’ottica della progettazione e della creazione di opere, mostrando avanzate abilità nei settori dell’ideazione, della produzione e dell’organizzazione di eventi spettacolari, della gestione di strutture teatrali, cinematografiche, televisive e radiofoniche, nonché avere l’attitudine ad agire efficacemente nel mercato dello spettacolo considerato in rapporto alle sue diverse specificazioni e alle forme più valide di promozione dei propri prodotti.
Devono essere in grado di utilizzare i principali strumenti audiovisivi, informatici e della comunicazione telematica ai fini della documentazione, dello studio scientifico, della comunicazione, nonché ai fini della progettazione e della realizzazione di efficaci sinergie artistiche tra nuovi moduli performativi e nuovi mezzi elettronici.
I laureati di entrambi i corsi di laurea magistrale potranno: concorrere per avere accesso in ambito universitario agli ulteriori livelli della ricerca scientifica e dell’insegnamento specialistico (scuole di dottorato, master, scuole di specializzazione e altro); esercitare funzioni di elevata responsabilità o manageriale presso istituzioni pubbliche e private, biblioteche, archivi, cineteche, musei e raccolte organologiche e discografiche, strutture produttive (teatri, case discografiche, istituzioni concertistiche, festival cinematografici, società di distribuzione, markenting e produzione) e comunque operare all’interno di istituzioni e imprese a vario titolo interessate al patrimonio musicale, teatrale e audiovisivo; operare nella consulenza specialistica ad aziende e operatori nell’ambito dell’industria della musica e dello spettacolo; operare nel campo della comunicazione e della divulgazione culturale o nel quadro di attività editoriali tradizionali e multimediali.
1.
Sono requisiti necessari per l’ammissione al Corso di Laurea magistrale in Musica e Spettacolo, oltre a una adeguata preparazione personale, a) il possesso di un diploma di laurea di primo livello o altro titolo equipollente ovvero un diploma di primo livello conseguito all’estero riconosciuto idoneo dal Consiglio di dipartimento ai sensi della normativa vigente; b) un'adeguata formazione di base nell'ambito delle materie di base e caratterizzanti, paragonabile a 42 cfu complessivi nei seguenti settori disciplinari: L-ART/05, 06, 07 08; c) il possesso di informazioni e abilità di base relativamente all'uso di strumenti informatici e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza della classe di laurea prescelta.
Inoltre è richiesta la padronanza, in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza della classe di laurea prescelta, per lo scambio di informazioni generali.
2.
L’immatricolazione avviene previo esito positivo di un colloquio di verifica della preparazione personale con una commissione appositamente nominata dal Direttore del Dipartimento, sentito il Coordinatore.
Tale colloquio può avvenire anche via skype (lo studente dovrà mostrare alla commissione un documento di riconoscimento valido).
I requisiti, compresi quelli relativi ad eventuali integrazioni curricolari in termini di CFU, devono essere posseduti in ogni caso prima del colloquio e della successiva immatricolazione.
Si rinvia anche al regolamento didattico sul sito del CDS https://www-2020.
musicaspettacolo.
lettere.
uniroma2.
it/regolamento-didattico-rad/
1.
La prova finale per il conseguimento della laurea magistrale è pubblica e consiste nella discussione di un elaborato scritto su un tema concordato con il relatore, che è il docente titolare di un insegnamento per il quale il laureando abbia acquisito almeno 6 CFU.
Il Direttore del Dipartimento, su motivata richiesta, sentito il Coordinatore e con congruo anticipo rispetto alla scadenza per la presentazione della domanda di laurea, può autorizzare a svolgere tale compito un altro docente.
Il relatore indica un correlatore, che può essere anche un docente di altri atenei o comunque un esperto della materia.
2.
Nell'elaborato, che dovrà rispondere ai criteri fondamentali della scrittura scientifica, il laureando dovrà dimostrare capacità avanzate di organizzazione coerente e di trattazione critica delle nozioni acquisite nel corso di studi nonché delle fonti e del materiale bibliografico su cui ha basato il proprio lavoro.
Alla prova finale sono attribuiti 12 CFU.
3.
Il calendario delle prove finali prevede di norma sei sessioni, nei mesi di luglio, ottobre, dicembre, febbraio, marzo e maggio.
La domanda di laurea viene presentata rispettando le scadenze e le modalità previste dalla Segreteria Studenti.
Il testo definitivo deve essere consegnato in formato .
pdf, sempre alla Segreteria Studenti, almeno 7 giorni lavorativi prima della data prevista per lo svolgimento della prova.
4.
La commissione giudicatrice della prova finale, tenuto conto di quanto previsto dal regolamento didattico di Ateneo, è nominata dal Direttore del Dipartimento su proposta del Coordinatore ed è composta da un presidente e da 6 membri effettivi e 2 supplenti.
I componenti della commissione (effettivi e supplenti) che per gravi e giustificati motivi siano impossibilitati ad assicurare la loro presenza sono tenuti a darne immediata comunicazione, in forma scritta, al presidente della commissione, al Direttore del Dipartimento e al Coordinatore, che provvederanno alla loro sostituzione.
Il relatore e il correlatore, in caso di assenza, dovranno inviare alla commissione una relazione scritta.
5.
La commissione giudicatrice della prova finale esprime la sua valutazione in centodecimi.
Il voto minimo per il superamento della prova è di sessantasei centodecimi.
Il voto della prova finale viene determinato partendo dalla media dei voti degli esami sostenuti pesati secondo i CFU (media ponderata).
Al valore così ottenuto si applica la seguente formula: media ponderata/3 x 11.
Al voto così ottenuto la commissione può aggiungere fino ad un massimo di 5 punti e può, con giudizio unanime, concedere al candidato la lode, qualora la votazione raggiunga 110/110.
La Commissione è invitata a prendere in considerazione anche l’eventuale esperienza Erasmus del laureando e la tempistica nella quale il laureando si appresta a concludere il suo percorso di studio.
6.
Su richiesta dello studente e a insindacabile giudizio del relatore l’elaborato può essere redatto in lingua inglese.
La Scheda specifica dell’insegnamento con il dettaglio di: Obiettivi, Prerequisiti, Metodologie di insegnamento e di verifica; Programma del corso e Bibliografia è reperibile: - nel sito della Macroarea di lettere e Filosofia http://www.lettere.uniroma2.it/cerca-programma-insegnamento - nella pagina personale dei docenti nel medesimo sito: http://www.lettere.uniroma2.it/it/cerca-il-docente
TITOLO: "Museo virtuale per i beni culturali e teatrali: casi studio, ricerca e sperimentazione". La prima parte del corso si focalizza il problema della conservazione e della catalogazione dei documenti dei beni culturali tangibili e intangibili. Si analizza come i beni culturali siano tutelati, valorizzati, esposti e quale sia il tipo di comunicazione, percezione e fruibilità da parte dell’utente. Nella seconda parte del corso si parte dal concetto e dalla definizione di “museo virtuale”, descrivendone la storia a livello mondiale. Si esamineranno “case study” diversi per capire il processo creativo, le fasi di progettazione e di creazione di un museo virtuale.
Il corso prende in considerazione i lineamenti della disciplina del rapporto individuale di lavoro e del diritto sindacale, approfondendo, in particolare, la professione dell’educatore.
Titolo del corso: Nascita e sviluppo di un mondo interdipendente: globalizzazioni a confronto Programma: Il corso si propone di prendere in esame vicende e problemi del processo di crescente collegamento tra le diverse aree del globo. Ciò sarà fatto concentrandosi sui due grandi cicli e modelli di globalizzazione che si succedono nel corso dell'età contemporanea: dapprima quello a guida britannica, seguito da quello a guida statunitense. Attenzione sarà anche riservata al tentativo di proporre una globalizzazione alternativa condotto nell'ambito del campo socialista. Una sezione del corso affronterà il tema specifico di come i programmi scolastici in Gran Bretagna e negli Stati Uniti presentano agli studenti il ruolo del loro paese nel processo di globalizzazione. I temi indicati saranno affrontati analizzando le diverse interpretazioni storiografiche e una serie di fonti rilevanti, nel corso delle lezioni e di approfondimenti seminariali con la partecipazione attiva degli studenti.
Il teatro documento e la guerra
Il Corso esamina il Diritto del lavoro internazionale e comparato del lavoro. In particolare, si trattano alcune tematiche specifiche: salario minimo, diritto antidiscriminatorio e diritto alla parità di trattamento, politiche sociali in favore dei giovani e dei disabili, diritti dei lavoratori immigrati. Nel quadro dei diritti sociali dell'Unione Europea sono esaminati i seguenti diritti per tutti i lavoratori: libertà di circolazione, limiti all'orario di lavoro, protezione della salute e sicurezza nel lavoro, dialogo sociale europeo
Il contesto italiano nell’Età delle Rivoluzioni. Interpretazioni e fonti Il modulo intende analizzare la crisi politica, culturale e sociale degli antichi regimi e i processi trasformazione nel mondo del XVIII secolo. L'impatto del cosiddetto Illuminismo globale sarà messo a confronto con alcuni casi-studio italiano e le relative fonti. Seguendo metodologie e approcci della Storia globale e degli studi sull’Età delle Rivoluzioni saranno proposte presentazioni in classe e esercitazioni scritte.
Opere di Iovine La signora Ava, prefazione di Goffredo Fofi, postfazione a cura di Francesco D’Episcopo, Roma, Donzelli, 2010. Le terre del sacramento, introduzione e cura di Francesco D’Episcopo, Roma, Donzelli, 2012. Racconti, Torino, Einaudi, 1960 (o qualsiasi edizione). Scritti critici, a cura di Patrizia Guida, Lecce, Milella, 2004 Si consiglia la lettura delle seguenti opere: Gente alla Balduina: storie segrete fra capitale e provincia, prefazione di Stanislao Nievo, introduzione di Francesco D’Episcopo, Venezia, Marsilio, 2003. L’impero in provincia: cronache italiane dei tempi moderni, Torino, Einaudi, 1981
La Scheda specifica dell’insegnamento con il dettaglio di: Obiettivi, Prerequisiti, Metodologie di insegnamento e di verifica; Programma del corso e Bibliografia è reperibile: - nel sito della Macroarea di lettere e Filosofia http://www.lettere.uniroma2.it/cerca-programma-insegnamento - nella pagina personale dei docenti nel medesimo sito: http://www.lettere.uniroma2.it/it/cerca-il-docente
John Ford e il "Sur-Western" 1-2: "Stagecoach" (Ombre Rosse, 1939) di J. Ford 3 -4: "My Darling Clementine" (Sfida Infernale, 1941) di J. Ford 5-6: "She Wore a Yellow Ribbon" (I cavalieri del Nord Ovest, 1949) di J. Ford 7-8: "The Searchers" (Sentieri Selvaggi, 1956) di J. Ford 9-10:. "The Man Who Shot Liberty Valance" (L'uomo che uccise Liberty Valance, 1962) di J. Ford
Il corso ha l’'obiettivo di fornire una ricostruzione analitica di alcuni dei principali modelli di scrittura teatrale a partire dal Rinascimento e fino alla prima metà del Novecento. Scrittura teatrale sarà intesa nella sua accezione ampia e complessa, che va dal testo drammatico allo spazio scenico, dalla recitazione degli attori alle scelte di allestimento. Filo rosso della riflessione sarà il rapporto fra il concetto finto e quello vero e la loro articolazione sulla scena in relazione ai mutamenti culturali e strutturali. La lettura analitica dei testi, lo studio delle fonti iconografiche e l’'analisi di alcuni emblematici spettacoli anche attraverso la riproduzione video, permetteranno di definire alcuni modelli di scrittura per la scena e le rispettive culture teatrali che li hanno informati. Particolare importanza è data alla relazione che, di volta in volta, si instaura tra la componente testuale originaria, ove presente, e quella scenica (lo spettacolo, scomponibile in molteplici elementi: drammaturgia, attore e recitazione, spazio scenico e scenografia, ecc.). Il modulo A sarà dedicato alla storia del teatro occidentale dal Rinascimento all’'Ottocento. Nel corso dell’anno accademico lo studente, per poter sostenere l’esame, è tenuto ad assistere ad almeno due spettacoli dal vivo (escludendo, quindi, filmati ed opere videoregistrate), che possono essere scelti liberamente secondo il gusto e le possibilità individuali. Sugli spettacoli scelti lo studente dovrà essere in grado di riferire brevemente all'esame.
Il corso ha l’'obiettivo di fornire una ricostruzione analitica di alcuni dei principali modelli di scrittura teatrale a partire dal primo Ottocento e fino alla prima metà del Novecento. Scrittura teatrale sarà intesa nella sua accezione ampia e complessa, che va dal testo drammatico allo spazio scenico, dalla recitazione degli attori alle scelte di allestimento. Filo rosso della riflessione sarà il rapporto fra il concetto finto e quello vero e la loro articolazione sulla scena in relazione ai mutamenti culturali e strutturali. La lettura analitica dei testi, lo studio delle fonti iconografiche e l’'analisi di alcuni emblematici spettacoli anche attraverso la riproduzione video, permetteranno di definire alcuni modelli di scrittura per la scena e le rispettive culture teatrali che li hanno informati. Particolare importanza è data alla relazione che, di volta in volta, si instaura tra la componente testuale originaria, ove presente, e quella scenica (lo spettacolo, scomponibile in molteplici elementi: drammaturgia, attore e recitazione, spazio scenico e scenografia, ecc.). Il modulo B sarà focalizzato sull'Otto e Novecento. Nel corso dell’anno accademico lo studente, per poter sostenere l’esame, è tenuto ad assistere ad almeno due spettacoli dal vivo (escludendo, quindi, filmati ed opere videoregistrate), che possono essere scelti liberamente secondo il gusto e le possibilità individuali. Sugli spettacoli scelti lo studente dovrà essere in grado di riferire brevemente all'esame.
La Scheda specifica dell’insegnamento con il dettaglio di: Obiettivi, Prerequisiti, Metodologie di insegnamento e di verifica; Programma del corso e Bibliografia è reperibile: - nel sito della Macroarea di lettere e Filosofia http://www.lettere.uniroma2.it/cerca-programma-insegnamento - nella pagina personale dei docenti nel medesimo sito: http://www.lettere.uniroma2.it/it/cerca-il-docente
TITOLO: "Museo virtuale per i beni culturali e teatrali: casi studio, ricerca e sperimentazione". La prima parte del corso si focalizza il problema della conservazione e della catalogazione dei documenti dei beni culturali tangibili e intangibili. Si analizza come i beni culturali siano tutelati, valorizzati, esposti e quale sia il tipo di comunicazione, percezione e fruibilità da parte dell’utente. Nella seconda parte del corso si parte dal concetto e dalla definizione di “museo virtuale”, descrivendone la storia a livello mondiale. Si esamineranno “case study” diversi per capire il processo creativo, le fasi di progettazione e di creazione di un museo virtuale.
La svolta performativa nel teatro e nelle arti a partire dagli anni Sessanta determina una profonda trasformazione nei modi di concepire spettacoli e produzioni artistiche. Lo spostamento del focus dal concetto di opera a quello di evento stimola nuovi dibattiti sulla ontologia dello spettacolo e della performance e sulle modalità appropriate per documentare, conservare e trasmettere la loro conoscenza ed esperienza. Il corso in primo luogo contestualizzerà questo processo e dibattito, offrendo un suo inquadramento artistico, storico e disciplinare. Su questa base, discuterà poi i principali snodi che caratterizzano la riflessione intorno ai processi della trasmissione e documentazione di performance, spettacoli e azioni. All'interno di questo percorso verranno analizzati casi e modelli esemplari attraverso cui questi eventi effimeri sono stati documentati, trasmessi ed esposti, determinando modi e modelli di ricezione..
Forme e strutture del dramma moderno e della sua crisi e l’affermazione delle prime forme di “scrittura scenica” epica
Società, istituzioni e cavalieri nei comuni italiani La storia dei comuni cittadini dell'Italia centro-settentrionale è un argomento fra i più indagati dagli studiosi. Tuttavia da un ventennio la storia dell’età comunale ha assistito ad un profondo rinnovamento dei modelli di studio e dei paradigmi interpretativi. Il corso illustra appunto non soltanto i principali aspetti della vicenda comunale italiana, ma anche le più recenti novità interpretative. In particolare, l’analisi dei mutamenti sociali, istituzionali e culturali che hanno contraddistinto le città comunali italiane fra l’inizio del XII e la fine del XIII darà grande peso al problema della guerra e del conflitto, e al gruppo sociale –la cosidetta ‘militia’, cioè il ceto dei cavalieri cittadini– che fu a lungo egemone sulla scena comunale proprio grazie alla sua attiva partecipazione ai combattimenti. Testi di studio (per i frequentanti): - J.-C. Maire Vigueur, Cavalieri e cittadini. Guerra, conflitti e società nell’Italia comunale, il Mulino, 2004 -dispense e fotocopie distribuite alle lezioni Testi di studio (per i non frequentanti): -G. Milani, I comuni italiani, Laterza, 2005, solo i capitoli 1-2-3, pp. 1-158 (da leggere prima del testo seguente) -J.-C. Maire Vigueur, Cavalieri e cittadini. Guerra, conflitti e società nell’Italia comunale, il Mulino, 2004 (da leggere dopo il testo precedente)
Il corso prende in considerazione i lineamenti della disciplina del rapporto individuale di lavoro e del diritto sindacale, approfondendo, in particolare, la professione dell’educatore.
Il laboratorio ha per obbiettivo avvicinare gli studenti alla pratica delle ricerche in Storia del cinema, del teatro e della performance
Teoria del suono. Elementi di fisica acustica ed acustica musicale. Elementi di psicoacustica. Elementi di elettroacustica. Rappresentazione numerica del suono. Rappresentazione nel dominio del tempo e della frequenza. Sintesi del suono. Oscillatore digitale. Sintesi additiva. Sintesi per modulazione d’ampiezza. Sintesi per modulazione frequenza. Sintesi sottrattiva. Tecniche PCM. Sintesi granulare. Sintesi per modelli fisici Elaborazione digitale del suono. Riverberazione del suono. Tempo reale e tempo differito. La spazializzazione del suono. Note sulla percezione sonora. Musica elettronica e simulazione d’ambiente. Algoritmo di Chowning per la localizzazione di una sorgente sonora virtuale. Tecniche di analisi della musica elettroacustica Cenni di storia della musica elettroacustica dagli anni ’50 ad oggi. L'analisi musicale in generale e la tripartizione di Molino. Problematiche specifiche dell’analisi della musica elettroacustica. Schaeffer e l’“objet sonore”. Il metodo percettivo-cognitivo di Doati ed il metodo estesico-cognitivo di Giomi e Ligabue. Emmerson e la relazione tra linguaggio e materiali. Introduzione alla teoria spettromorfologica di Smalley. Ascolto ed analisi di alcune opere rappresentative dagli anni ’50 ad oggi, appartenenti ai vari generi della musica elettroacustica. Composizione di musica elettroacustica I I generi della musica elettronica ed elettroacustica. Modulazione e messaggio musicale. Le scale dei tempi, sintesi e controllo del suono. Forma, formare: catalogo di possibilità, articolazioni, la macro-forma. Gli aspetti acustici e psico-acustici del materiale sonoro come base espressiva per la composizione elettroacustica. Composizione algoritmica: strategie e modelli; l’uso del caso. Comporre per mezzo della sintesi di masse sonore. Comporre come scolpire: la tecnica delle bande stratificate, sintesi dello spazio sonoro, costruzione di superfici (textures) sonore, costruzione di gesti (gestures) sonore, costruzione di strutture a più livelli, contrappunto spettrale.
TITOLO: "Trasmissione e trasformazione delle tecniche di recitazione da Stanislavsky a Demidov fino alla contemporaneità". La prima parte del corso sarà dedicata all’eredità dei maestri della regia russa nel teatro contemporaneo. Si analizzerà l'efficacia e la trasmissione all'estero del sistema di Stanislavskij, in particolare negli Stati Uniti, grazie all'arrivo dei suoi discepoli tra i quali vi fu Michail Cechov che ebbe grande importanza nella formazione degli attori di teatro e cinema. La seconda parte del corso sarà tenuta dal Prof. Andrei Malaev Babel, FSU Asolo Conservatory for Actor Training, School of Theatre, College of Fine Arts, Florida State University, mediante lezioni telematiche. Le sue lezioni si concentreranno sulla pratica attoriale contemporanea, con particolare attenzione al metodo di Nikolay Demidov. Stanislavskij considerava Demidov come "il suo unico studente, che ha compreso il Sistema". Egli non solo ha continuato il lavoro pioneristico del suo insegnante sulla formazione dell'attore, ma ha anche risolto i problemi della creatività dell’attore che Stanislavskij non ha mai raggiunto. Le sofisticate tecniche psicologiche di Demidov, la stimolazione della creatività e i metodi per formare gli attori stessi stanno ora guadagnando un crescente riconoscimento nell'era contemporanea.
La Scheda specifica dell’insegnamento con il dettaglio di: Obiettivi, Prerequisiti, Metodologie di insegnamento e di verifica; Programma del corso e Bibliografia è reperibile: - nel sito della Macroarea di lettere e Filosofia http://www.lettere.uniroma2.it/cerca-programma-insegnamento - nella pagina personale dei docenti nel medesimo sito: http://www.lettere.uniroma2.it/it/cerca-il-docente
La Scheda specifica dell’insegnamento con il dettaglio di: Obiettivi, Prerequisiti, Metodologie di insegnamento e di verifica; Programma del corso e Bibliografia è reperibile: - nel sito della Macroarea di lettere e Filosofia http://www.lettere.uniroma2.it/cerca-programma-insegnamento - nella pagina personale dei docenti nel medesimo sito: http://www.lettere.uniroma2.it/it/cerca-il-docente
Il laboratorio ha per obbiettivo avvicinare gli studenti alla pratica dell'analisi film.
Il corso offre una introduzione agli studi della performance, o performance studies, un campo interdisciplinare che utilizza il concetto di “performance” come lente per analizzare un vasto spettro di azioni umane che spaziano dalla vita quotidiana, alle arti performative, alla ritualità, fino al comportamento pubblico e all'utilizzo dei social media. Questa lente metodologica sarà usata per interpretare e comprendere, tra gli altri, episodi significativi della pratica artistica nota come "performance art". Le lezioni frontali potranno essere integrate da momenti di esercitazione e discussione in cui gli studenti potranno sperimentare, da soli o in gruppo, l'applicazione degli strumenti e dei concetti appresi durante il corso a diversi fenomeni culturali e artistici.
Introduzione alle finalità della pedagogia e didattica della musica (i metodi del XX secolo, le nuove tendenze) Musica da fare, musica da ascoltare: l'integrazione delle attività musicali nel curriculum Elementi di didattica della storia della musica Uso di tecniche didattiche e di tecnologie nell'educazione musicale
Modulo A: La Monodia sacra e profana; la polifonia sacra e profana dalle origini al Cinquecento; L'affermazione della monodia accompagnata. le origini dell'opera in musica; l'oratorio
Modulo B: Lo sviluppo dell'opera in musica fino a Mozart; le origini e lo sviluppo della musica strumentale fino all'età di Mozart.
Modulo A: Struttura, temi e vocalità dell’opera tra la fine de Settecento e il primo Ottocento. Rossini e l’età rossiniana. Bellini, Donizetti e Verdi; Lineamenti dell’opera francese nell’Ottocento; l’opera nazionale tedesca; Wagner.
L’Ottocento strumentale. Beethoven; Schubert e il Lied romantico; il pianismo e il sinfonismo nell’Ottocento
Storia della musica dalla fine dell'Ottocento alla seconda guerra mondiale
Il contesto italiano nell’Età delle Rivoluzioni. Interpretazioni e fonti Il modulo intende analizzare la crisi politica, culturale e sociale degli antichi regimi e i processi trasformazione nel mondo del XVIII secolo. L'impatto del cosiddetto Illuminismo globale sarà messo a confronto con alcuni casi-studio italiano e le relative fonti. Seguendo metodologie e approcci della Storia globale e degli studi sull’Età delle Rivoluzioni saranno proposte presentazioni in classe e esercitazioni scritte.
Il Corso esamina il Diritto del lavoro internazionale e comparato del lavoro. In particolare, si trattano alcune tematiche specifiche: salario minimo, diritto antidiscriminatorio e diritto alla parità di trattamento, politiche sociali in favore dei giovani e dei disabili, diritti dei lavoratori immigrati. Nel quadro dei diritti sociali dell'Unione Europea sono esaminati i seguenti diritti per tutti i lavoratori: libertà di circolazione, limiti all'orario di lavoro, protezione della salute e sicurezza nel lavoro, dialogo sociale europeo
Lineamenti di Storia della storiografia musicale; conoscenza critica e pratica dei principali strumenti di ricerca musicologica. La ricerca musicologica e le risorse web.
Il corso intende approfondire alcuni specifici e basilari aspetti che riguardano gli approcci e gli strumenti della ricerca etnomusicologica. Particolare attenzione sarà rivolta, dal punto di vista sia teorico che pratico, alla documentazione in audio e video sul campo degli eventi musicali (uso di microfoni, registratori, videocamere) e all’uso di metodi e tecniche di analisi della performance in ambiente digitale (analisi spettrografica del suono, analisi dell’immagine in movimento frame by frame). Saranno inoltre affrontate questioni relative al reperimento di fonti bibliografiche e audiovisive (su internet e in archivio) e all’approccio storico e diacronico nell’indagine etnomusicologica. Sarà privilegiato un approccio seminariale con un coinvolgimento degli studenti in pratiche di laboratorio e attraverso approfondimenti e ricerche individuali.
Il corso porta lo studente ad avere dimestichezza con il trattamento pratico di file sonori e il loro utilizzo nei vai ambiti artistico-musicali. I principali argomenti affrontati nel corso sono: - Composizione musicale per cinema - Sound design per cinema. Sono previste una serie di esercitazioni volte ad insegnare praticamente come realizzare “oggetti sonori e musicali” con le metodologie e tecnologie utilizzate in ambito cinematografico. Sono utilizzati software per il trattamento audio e la creazione di "effetti" con immediata applicazione in prodotti cinematografici.
Applicazioni informatiche per la ricerca storico-musicologica
Teoria del suono. Elementi di fisica acustica ed acustica musicale. Elementi di psicoacustica. Elementi di elettroacustica. Rappresentazione numerica del suono. Rappresentazione nel dominio del tempo e della frequenza. Sintesi del suono. Oscillatore digitale. Sintesi additiva. Sintesi per modulazione d’ampiezza. Sintesi per modulazione frequenza. Sintesi sottrattiva. Tecniche PCM. Sintesi granulare. Sintesi per modelli fisici Elaborazione digitale del suono. Riverberazione del suono. Tempo reale e tempo differito. La spazializzazione del suono. Note sulla percezione sonora. Musica elettronica e simulazione d’ambiente. Algoritmo di Chowning per la localizzazione di una sorgente sonora virtuale. Tecniche di analisi della musica elettroacustica Cenni di storia della musica elettroacustica dagli anni ’50 ad oggi. L'analisi musicale in generale e la tripartizione di Molino. Problematiche specifiche dell’analisi della musica elettroacustica. Schaeffer e l’“objet sonore”. Il metodo percettivo-cognitivo di Doati ed il metodo estesico-cognitivo di Giomi e Ligabue. Emmerson e la relazione tra linguaggio e materiali. Introduzione alla teoria spettromorfologica di Smalley. Ascolto ed analisi di alcune opere rappresentative dagli anni ’50 ad oggi, appartenenti ai vari generi della musica elettroacustica. Composizione di musica elettroacustica I I generi della musica elettronica ed elettroacustica. Modulazione e messaggio musicale. Le scale dei tempi, sintesi e controllo del suono. Forma, formare: catalogo di possibilità, articolazioni, la macro-forma. Gli aspetti acustici e psico-acustici del materiale sonoro come base espressiva per la composizione elettroacustica. Composizione algoritmica: strategie e modelli; l’uso del caso. Comporre per mezzo della sintesi di masse sonore. Comporre come scolpire: la tecnica delle bande stratificate, sintesi dello spazio sonoro, costruzione di superfici (textures) sonore, costruzione di gesti (gestures) sonore, costruzione di strutture a più livelli, contrappunto spettrale.
Che cosa distingue le opere d'arte dai normali artefatti umani? Ha ancora senso porre questa domanda? Il presupposto di questo corso è che, sì, una distinzione va fatta, ma per tracciare una linea è necessario avere una teoria precisa di ciò che media le opere d'arte, cioè dei supporti su cui compaiono. Lo studio dei massimi studiosi di estetica e di teoria dell'arte verranno di anno in anno convocati per rendere gli studenti consapevoli della differenza che esiste tra i diversi media e, di conseguenza, tra le opere d'arte che ne possono emergere. Dominare un medium non significa ancora essere in grado di produrre un'opera d'arte, perché questa richiede, mediante l'uso di quel medium (o anche di più d'un medium), che appaia una visione del mondo e, così, di una forma di sapere in cui i concetti non hanno l'ultima parola e, talvolta, nemmeno la prima.
Attività pratica di gestione e catalogazione di materiali attraverso l'uso del computer e di software e apparecchiature audio e video.
La Scheda specifica dell’insegnamento con il dettaglio di: Obiettivi, Prerequisiti, Metodologie di insegnamento e di verifica; Programma del corso e Bibliografia è reperibile: - nel sito della Macroarea di lettere e Filosofia http://www.lettere.uniroma2.it/cerca-programma-insegnamento - nella pagina personale dei docenti nel medesimo sito: http://www.lettere.uniroma2.it/it/cerca-il-docente
http://didattica.uniroma2.it/docenti/curriculum/4673-Donatella-Orecchia