In considerazione del progetto “Università in carcere”, si è svolto l’ultimo dei tre eventi previsti per il mese di maggio all’interno della Casa Circondariale Rebibbia a Roma.
Mercoledì 22 maggio alle ore 11:30 presso il Teatro della C.C. Rebibbia Nuovo Complesso, in via Raffaele Majetti, 70, si è tenuta infatti una lectio magistralis con relatori Carlo Nordio, ministro della Giustizia e la professoressa Marina Formica, ordinaria di Storia moderna nonché delegata del Rettore per la formazione universitaria negli Istituti penitenziari e responsabile del progetto “Università in carcere” di Roma Tor Vergata.
Il ministro Nordio ha tenuto la sua lectio sulla Rivoluzione Francese e le alterne vicende che la hanno contraddistinta, sottolineando i suoi aspetti principali nella complessa transizione democratica di quegli anni. In conclusione ha poi ringraziato per l’invito, nell’augurio di ripetere questa esperienza in futuro.
Tra gli ospiti Renato Brunetta, presidente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel), che, ricordando la sua esperienza di insegnamento presso Roma Tor Vergata, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa dell’Ateneo, che ha il fine di costruire “un ponte digitale” tra i detenuti e il mondo esterno.
Nel suo intervento Nathan Levialdi Ghiron, rettore dell’università di Roma Tor Vergata, oltre che complimentarsi con la professoressa Formica per l’attività di formazione svolta, ha constatato come durante la pandemia si sia sviluppato l’uso di tecnologie di interazione a distanza e che questi strumenti sono sempre più efficaci in ambito di apprendimento e confronto culturale, soprattutto nei luoghi che non permettono la fruizione della didattica in presenza.
La professoressa Formica, dal suo canto, ha messo in luce come l’università di Roma Tor Vergata, impegnata da 18 anni in questo progetto, è anche la prima realtà universitaria del Lazio ad aver creduto e credere tutt'ora fortemente in iniziative del genere.
Infine, a rimarcare la concretezza di questo percorso formativo a distanza, c’è stato l’intervento del dott. Fabio Falbo, che grazie a Università in carcere è riuscito a laurearsi in Giurisprudenza all’interno di Rebibbia. Il detenuto non ha nascosto il piacere nel vedere il proprio relatore, il prof. Cristiano Cupelli di Roma Tor Vergata, di persona alla lectio.
L’iniziativa curata dalla dottoressa Serena Cataldo, assegnista di ricerca per "Università in carcere" grazie al progetto “Rome Technopole”, si inserisce nel ciclo di eventi Verso la transizione digitale: carcere e innovazione tecnologica, per dare valore alla formazione in carcere finalizzata ad azzerare il tasso di recidiva attraverso lo studio, il lavoro e la formazione professionalizzante. Così come già sottolineato nell’incontro Cnel del 16 aprile, "Recidiva Zero" è un obiettivo condiviso con il Ministero della Giustizia.