Il tema dell’Intelligenza artificiale (IA) si è fatto negli ultimi mesi sempre più cogente e indifferibile, soprattutto per il futuro impatto nel settore occupazionale, ma anche nella sanità, l'automazione industriale, l'istruzione, il trasporto e altro ancora.
A tal proposito, in seguito al decreto del Sottosegretario per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Alessio Butti, nasce il Comitato di coordinamento per l’aggiornamento delle strategie sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Lo scopo dichiarato del Comitato, composto da 13 esperti di comprovata competenza ed esperienza, è di compiere un’analisi riguardo gli effetti di tale tecnologia, col fine di pianificare un piano strategico italiano per l’inizio del 2024, che sia competitivo e inclusivo e garantisca lo sviluppo, l'uso e la regolamentazione dell'IA in modo responsabile.
Tra i professionisti coinvolti c’è il prof. Agostino La Bella, ordinario di Ingegneria economico-gestionale presso il dipartimento di Ingegneria dell'Impresa "Mario Lucertini" dell'Università di Roma Tor Vergata, che così commenta questo suo nuovo impegno: “Ciò che chiamiamo sinteticamente “Intelligenza artificiale” è un insieme di tecnologie esponenziali (ovvero la cui diffusione, dopo un periodo iniziale di attrito, esplode velocemente) caratterizzate da un impatto senza precedenti sulla vita delle persone, la produzione, il lavoro, l’economia, la salute, il tempo libero.
Intelligenza artificiale: un impatto promettente ma che va guidato
“Come sempre i problemi non sono nella tecnologia – spiega il prof. La Bella - ma nella nostra capacità di gestirla nel modo migliore, anticipandone gli effetti e le conseguenze. Se ne saremo capaci verranno create per tutti opportunità finora inimmaginabili. L’effetto più importante sarà l’accelerazione del progresso scientifico e tecnologico in tutti i settori.
Cosa dovremo attendere per le nostre vite in futuro?
“L’intelligenza artificiale - prosegue - renderà la nostra vita più facile e piacevole, arricchirà il nostro lavoro e le nostre esperienze di consumo, aumenterà la vivibilità delle nostre case e delle nostre città, ci aiuterà a trattare patologie oggi incurabili e a mantenerci in migliore salute per un tempo più lungo. Certo, occorre consapevolezza e lungimiranza da parte di tutti, e soprattutto di coloro che hanno responsabilità di decisione a livello politico, sociale e aziendale. Il governo italiano ha colto perfettamente il ruolo strategico di queste tecnologie, e sta facendo egregiamente la sua parte, sia con l’avvio di un piano per aumentare la competitività del Paese dal punto di vista della ricerca, dello sviluppo e dell’adozione dell’IA, sia con una intensa attività di relazioni internazionali e personalmente sono ottimista.
È inevitabile - conclude - che si commetta qualche errore, ma ho fiducia che l’affermarsi dell’IA porti a maggiore prosperità e benessere, come peraltro è successo nelle precedenti rivoluzioni tecnologiche. Come diceva Mark Twain, è vero che la storia non si ripete, però molto spesso fa rima”.
Tutti i componenti del comitato IA
A coordinare il Comitato sarà Gianluigi Greco, professore di informatica all’Università della Calabria e presidente di AIxIA, l’associazione italiana per l’intelligenza artificiale.
Gli altri membri coinvolti insieme al prof. La Bella sono: Viviana Acquaviva, astrofisica e docente al Physics Department del Cuny Nyc College of Technology e al Cuny Graduate Center; Paolo Benanti, consigliere di Papa Francesco sull’IA e professore alla Pontificia Università Gregoriana; Guido Boella, Vice Rettore vicario dell’Università di Torino; Marco Camisani Calzolari, divulgatore scientifico; Virginio Cantoni, professore emerito presso l’Università di Pavia; Maria Chiara Carrozza, presidente del CNR, Rita Cucchiara, docente presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Silvestro Micera, docente presso Ecole polytechnique fédérale de Lausanne; Giuliano Noci, professore di Strategia e Marketing al Politecnico di Milano; Edoardo Carlo Raffiotta, professore di Diritto costituzionale all’Università di Milano Bicocca e avvocato; Ranieri Razzante, professore di Tecniche di gestione dei rischi di riciclaggio presso l’Università di Bologna e Docente di Tecniche e regole della cybersecurity presso l’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa.