I professori emeriti Massimo Andreoni e Alberto Siracusano, dell'Università di Roma Tor Vergata, sono stati nominati tra i 30 esperti esterni selezionati dal Ministero della Salute per far parte del Consiglio Superiore di Sanità per il triennio 2025 – 2028.
Le nomine ufficializzate con decreto del Ministro della Salute Orazio Schillaci rinnovano la composizione dell'organo consultivo tecnico – scientifico più autorevole del Ministero, chiamato ad esprimersi sulle principali questioni di Sanità pubblica, della ricerca scientifica all'organicazione dei servizi.
Massimo Andreoni, infettivologo di fama internazionale ha diretto l'Unità complessa di Malattie infettive del Policlinico di Tor Vergata. Figura di riferimento nel panorama scientifico italiano, ha ricoperto ruoli di rilievo anche come presidente della Società italiana di Malattie infettive e tropicali (SIMIT), contribuendo attivamente alla definizione delle strategie di prevenzione e cura sulle principali patologie infettive.
“È un incarico che accolgo con senso di responsabilità” – commenta il professor Andreoni –. “Il Consiglio Superiore di Sanità è uno strumento fondamentale per garantire che le scelte in ambito sanitario siano basate su evidenze scientifiche solide e nell'interesse della salute pubblica”.
Alberto Siracusano, psichiatra e neuroscienziato di rilievo nazionale e internazionale, ha diretto il Dipartimento di Neuroscienze dell'Ateneo ed è stato responsabile dell'Unità operativa complessa di Psichiatria e psicologia clinica presso il Policlinico Tor Vergata. È attualmente coordinatore del Tavolo tecnico ministeriale per la salute mentale, istituito dal Ministro della Salute per affrontare con un approccio innovativo e multidisciplinare le principali criticità del settore. Ha guidato numerosi progetti di ricerca, formativi e istituzionali, contribuendo allo sviluppo di modelli integrati per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento dei disturbi mentali.
“Far parte del Consiglio significa poter contribuire, anche con la prospettiva della salute mentale, a una visione più ampia e inclusiva della sanità” – sottolinea il professor Siracusano –. “È una sfida importante, che richiede ascolto, dialogo tra discipline e attenzione ai bisogni emergenti della società”.
La presenza dei due professori nella nuova composizione del Consiglio Superiore di Sanità rappresenta un importante riconoscimento del valore scientifico e del contributo espresso dall'Università di Roma Tor Vergata nel panorama della Sanità pubblica nazionale.