Carolina Sugamele, studentessa dell'Università di Roma Tor Vergata, ha vinto il prestigioso Premio Biagio Pace nella sezione tesi di laurea magistrale in archeologia, con il suo lavoro intitolato "Nuovi dati per la conoscenza dell’abitato greco di Camarina".
La tesi di Carolina ha offerto un contributo significativo alla comprensione di Camarina, città greca situata nella Sicilia sud-orientale, attraverso nuove scoperte e analisi dettagliate dei materiali di scavi condotti in anni passati.
La vincita del Premio Biagio Pace rappresenta non solo un riconoscimento del talento e della dedizione di Carolina Sugamele, ma anche un incoraggiamento per i giovani studiosi a proseguire con passione e rigore la loro ricerca. Il premio sottolinea l'importanza della valorizzazione del patrimonio archeologico e culturale, e il ruolo fondamentale che la ricerca accademica svolge nella sua conservazione e comprensione.
La cerimonia di consegna del premio si è svolta il 16 giugno 2024 presso l’Auditorium Carlo Pace a Comiso, in provincia di Ragusa. L'evento ha visto la partecipazione di numerosi accademici, esperti di archeologia e autorità locali.
Il Premio Biagio Pace, giunto alla sua terza edizione, è stato istituito in memoria del celebre concittadino Biagio Pace, uno dei più illustri archeologi del XX secolo. Le sue ricerche hanno portato alla scoperta di alcune tra le più importanti testimonianze archeologiche della Sicilia antica, contribuendo in modo decisivo alla conoscenza del passato greco e romano dell'isola. Ancora oggi, Biagio Pace è considerato un punto di riferimento nella ricerca archeologica moderna, e il premio a lui intitolato continua a promuovere l'eccellenza nel campo dell'archeologia. L’iniziativa è organizzata con il patrocinio della Regione Siciliana e dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, con la collaborazione della Pro Loco, del Club dell’Unesco per Comiso e dell’associazione Naxoslegge.
"Sono davvero grata alla Città di Comiso, alla Commissione, alla famiglia Pace e agli enti organizzatori di questa terza edizione del Premio Biagio Pace per aver conferito il premio nella sezione tesi di laurea a Carolina Sugamele, che ci onora," ha commentato Marcella Pisani, docente di Archeologia Classica presso il Dipartimento di Storia, patrimonio culturale, formazione e società dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. "Lo studio condotto da Carolina, basato sui materiali provenienti da uno scavo della professoressa Paola Pelagatti, è di fondamentale importanza. Questo scavo, avviato alla fine degli anni Sessanta, è stato cruciale per la comprensione della topografia di Camarina.
Il progetto di ricerca è stato promosso da Paola Pelagatti e Giovanni Di Stefano, due grandi archeologi cui si lega il nome di Camarina per aver dedicato gran parte della loro vita allo studio e alla tutela del sito, ed è stato reso possibile grazie a una convenzione operativa tra l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, il Polo Regionale di Ragusa per i siti culturali e per i Parchi archeologici di Kamarina e Cava d’Ispica, oggi diretto dal dott. Carmelo Nicotra, e il Dipartimento di Soria, Patrimonio culturale, Formazione e Società dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, sotto la direzione della professoressa Lucia Ceci.
"Esprimo la mia profonda gratitudine per questo riconoscimento," ha dichiarato Carolina Sugamele. "Il supporto ricevuto dai miei docenti e colleghi di Roma Tor Vergata è stato fondamentale per il successo del mio lavoro. Attraverso lo studio di importanti contesti portati alla luce in anni passati, il contributo di giovani e affermati studiosi e l’applicazione di moderne tecnologie d’indagine è possibile ripercorrere e interpretare le trasformazioni urbanistico-architettoniche del sito dall’epoca arcaica all’età romana. Inoltre, dall’approfondimento del quadro delle produzioni, oggi molto più ricco, possiamo meglio indagare i risvolti storici, socio-economici e culturali di Camarina”.