Valorizzazione imprenditoriale della ricerca scientifica e impatto sociale - Roma, 26 ottobre 2023 – Regione Lazio
Si è svolta il 26 ottobre 2023 presso la Sala Tirreno della Regione Lazio la più importante Business Plan Competition regionale, la Start Cup Lazio; iniziativa che sostiene e premia i migliori progetti di start-up innovative ad elevato contenuto di conoscenza provenienti dalle Università e dagli Enti di Ricerca del Lazio. La Start Cup Lazio è promossa annualmente da un Network che nel Lazio coordinato da Tor Vergata (56 soggetti (11 Università, 7 Enti di Ricerca e 38 qualificate imprese, organizzazioni finanziarie e associazioni e Lazio Innova), tutti impegnati sui temi della valorizzazione imprenditoriale della ricerca e delle start-up innovative per lo sviluppo della Regione e del Paese.
L’edizione di quest’anno, dal titolo Valorizzazione imprenditoriale della ricerca scientifica e impatto sociale, ha premiato 6 team di ricercatori e 4 di studenti. Ai 6 vincitori del “Team Ricercatori” ed al primo del “Team Studenti” spetta l’accesso diretto al Premio Nazionale per l’Innovazione – PNI 2023 che si svolgerà a Milano il 30 novembre e 1 dicembre. Ricordiamo che PNI è la più grande e capillare competizione in Italia per start-up di ricerca promossa da PNICube, l’Associazione nazionale che raggruppa 53 Università e Incubatori associati, coinvolgendo 17 regioni italiane le 16 Start Cup regionali.
I vincitori della START CUP LAZIO 2023:
1° Classificato: LivGemini (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”)
2°Classificato: PeptoShield (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”)
3° Classificato: BeePeR (Istituto dei Sistemi Complessi ISC - Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR)
4° Classificato: EDERA (Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale)
5° Classificato: CleanMeat (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”)
6° Classificato: VEXOR (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”)
1° Classificato: LilJob (Sapienza Università di Roma)
2°Classificato: Wast-e (Università Campus Bio-Medico di Roma)
3° Classificato: Crickness (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”)
4° Classificato: Lily (Università LUMSA)
Particolarmente interessante dal punto di vista della valorizzazione della ricerca è l’esperienza del progetto PeptoShield dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, nata come valorizzazione di un brevetto dell’Ateneo in contitolarità con l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù dal titolo “Peptides targeting shp2 and uses thereof”, inventori Prof. Lorenzo Stella e Prof. Gianfranco Bocchinfuso del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche del nostro ateneo, ed i Dott. Barbara Biondi (CNR), Simone Martinelli (ISS) e Marco Tartaglia (Ospedale Pediatrico Bambino Gesù)i. La tecnologia brevettata si basa sullo sviluppo di molecole capaci di inibire la proteina SHP2 bloccando le sue interazioni con le altre proteine, responsabili di diverse leucemie e malattie rare.
Dopo una selezione da parte dell’Ufficio Brevetti del nostro Ateneo e Netval, il gruppo di ricerca ha ricevuto visibilità partecipando a Biovaria 2022, evento internazionale che mette in contatto ricercatori, professionisti del trasferimento tecnologico, investitori e principali aziende farmaceutiche nel settore delle scienze della vita (tra cui Pfizer, Johnson&Johnson, MSD e molte altre), risultando una delle migliori tecnologie presentate.
A seguito della presentazione del brevetto a Biovaria, molte aziende farmaceutiche e gruppi di investimento di settore hanno manifestato interesse verso la tecnologia sviluppata dai nostri ricercatori. Pertanto, il gruppo di ricerca ha deciso di intraprendere un percorso di valorizzazione del brevetto, finalizzato alla costituzione di uno spin-off, sviluppando competenze imprenditoriali con l’obiettivo di inserirsi sul mercato.
Partecipando alla Start Cup Lazio, il gruppo imprenditoriale si è poi aggiudicato il secondo posto e due menzioni speciali (Premio Speciale “Regione Lazio” e Menzione Speciale “Social Innovation”).
Il team è costituto dai cinque co-inventori del brevetto, citati sopra, e da alcuni giovani ricercatori: Chiara Innamorati e Danilo Pugliese - Università degli Studi Roma Tor Vergata; Luca Pannone - Ospedale pediatrico Bambino Gesù.