Premiata la tesi di Mirko Bellotti, neo laureato del dipartimento di Biologia dell’università di Roma Tor Vergata presso il Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF).
Il riconoscimento ai vincitori, consegnato il 28 settembre, è frutto del premio “Pesca e acquacoltura sostenibili: dalla governance alla filiera”, indetto anche per il 2023 da Legacoop Agroalimentare in collaborazione con Randstad Italia. L’iniziativa è realizzata nell'ambito del Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura 2022-2024 (annualità 2023).
I dieci laureati e le loro tesi di laurea vincitrici sono state premiate da Legacoop Agroalimentare con un assegno di 2mila euro per ciascun elaborato.
“Grazie per i preziosi spunti che oggi mi avete offerto. È importante puntare sulle nuove generazioni e garantire loro di restare in Italia dopo gli studi, creando opportunità lavorative soprattutto in quei settori che hanno interessato i loro studi. Complimenti a tutti coloro che hanno partecipato al bando e a coloro che hanno vinto il premio. Il valore delle vostre ricerche rappresenta la base per trattare alcuni temi come, ad esempio, quello della sicurezza alimentare”, sottolinea così il ministro Lollobrigida.
Bellotti, laureato con 110/110, ha svolto la sua tesi presso il laboratorio di Ecologia sperimentale e Acquacoltura del dipartimento di Biologia, analizzando campioni raccolti nel Mar Tirreno nell’ambito di uno studio finanziato dalla FAO, l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, sotto la supervisione del professor Tommaso Russo e della dott.ssa Valentina Lauria (CNR-IRBIM).
Commenta così Mirko Bellotti: “Il premio mi ha dato una grande emozione e fa piacere vedere le istituzioni seguire lo studio di noi studenti, con l’augurio che proseguano nel farlo. Sono originario di Bolzano e avevo la possibilità di andare a Roma o Milano, ma mi ha sempre affascinato la Capitale. L’università di Roma Tor Vergata – prosegue Mirko - mi ha aiutato a crescere anche dal punto di vista umano, insegnandomi l’importanza del non arrendersi mai, dandomi modo di scoprire settori nei quali potrei cercare lavoro. Tipo l’Acquacoltura di cui non conoscevo l’esistenza prima dell’esperienza al Laboratorio Sperimentale”.
L’ eDNA è uno dei punti centrali dello studio del giovane laureato. “La mia tesi – conferma Bellotti - oltre allo studio di specie marine, approfondisce i cosiddetti ecosistemi biogenici nella loro evoluzione nel tempo. È sempre più importante l’esigenza di impegnarsi per la sopravvivenza dell’ecosistema”.
Il professor Tommaso Russo conferma aggiungendo: "La tesi di Mirko è basata su una metodologia molto innovativa (il DNA ambientale - eDNA) per lo studio degli ecosistemi marini, ma un aspetto molto importante è stato l'interazione col mondo produttivo (i pescatori), poiché i campioni utilizzati sono stati raccolti a bordo di un peschereccio durante la sua "normale" attività. Con l'aiuto della Commissione Generale per la Pesca e Acquacoltura nel Mediterraneo vogliamo contribuire allo studio e alla gestione dei nostri mari trasformando i pescherecci in sentinelle e navi da ricerca: l'eDNA è uno degli strumenti per realizzare questo sogno".
Bellotti all’interno del corso di laurea magistrale in Biologia evoluzionistica, ecologia ed antropologia applicata (BEEAA), ha svolto la tesi di laurea in: "Applicazione dell’eDNA metabarcoding per la caratterizzazione di Vulnerable Marine Ecosystems nel Mar Tirreno Centrale”.