A trent’anni dalla pubblicazione di Liberalismo politico di John Rawls, viene premiata dalla International Society of Public Law l’opera di Alessandro Ferrara, professore emerito di Filosofia politica del nostro Ateneo.
Sovereignty Across Generations. Constituent Power and Political Liberalism, edito dalla Oxford University Press, è stato definito “Best 2023 Book” nell’evento ICON-S di inizio luglio 2024 a Madrid con questa motivazione: "The book prize winner of 2024 is Alessandro Ferrara, whose Sovereignty Across Generations redefines the concept of constituent power, analyzes the difference between representing the transgenerational people and representing the electorate, and advances a theory of democratic sovereignty based on political liberalism. The structure is well-organized and the arguments are highly persuasive. This book is a must-read for those who are interested in legal philosophy and constitutionalism."
Il premio al libro, tradotto poi in italiano dallo stesso autore e uscito nel 2024 per i tipi di Società Aperta/Mimesis, ha ovviamente rallegrato il prof. Ferrara che così ne sottolinea la specificità: “La notizia mi ha colto veramente di sorpresa, perché non succede spesso che un’associazione globale di giuristi premi un filosofo politico, peraltro esterno al circuito delle Law Schools di Harvard, Yale, Columbia e altre eccellenze Ivy League. Questo mostra, non solo a me che da sempre ne sono convinto, che puntare su un’autentica operazione intellettuale – portare il liberalismo politico di John Rawls dentro il dibattito globale sul costituzionalismo e il potere costituente – può suscitare interesse, indipendentemente dal luogo da cui si parla. Se questo può incoraggiare i più giovani, ne sono contento”.
Il volume ricostruisce la teoria costituzionale implicita nel liberalismo politico, con particolare riferimento al controverso rapporto fra il popolo ed elettori, ovvero tra il popolo che è “autore transgenerazionale” del progetto politico basato sulla costituzione e i suoi “segmenti viventi e dotati di agency politica”. Si chiede l’autore: “La volontà degli elettori equivale alla volontà del popolo? O la volontà delle generazioni viventi, diversamente dalla volontà seriale dei successivi proprietari di qualcosa, risponde al vincolo di una sequenzialità con altre generazioni, passate e future, tale da rendere intellegibile un’identità politica che duri nel tempo? Quali sono le conseguenze negative della prima opzione, bandiera del pensiero radical-democratico e repubblicano, oggi sequestrata dal populismo? Se optiamo, invece, per una visione sequenziale della sovranità popolare, entro quali limiti la volontà degli elettori può modificare un progetto costituzionale che non è solo suo, ma di tutte le generazioni di un popolo? Soprattutto, che cosa giustifica questi limiti?” Ferrara introduce un originale criterio di “reciprocità verticale” a giustificazione di questi limiti.
Il professor Ferrara, oltre che a Roma Tor Vergata, insegna Legal Theory alla LUISS Guido Carli e Political Theory alla Loyola University Chicago. Già presidente della Società Italiana di Filosofia Politica (2005-2010), co-dirige la Conferenza Philosophy and Social Science a Praga dal 1993. È autore, fra l’altro, di The Democratic Horizon. Hyperpluralism and the Renewal of Political Liberalism (Cambridge UP, 2014) e, con Frank Michelman, di Legitimation by Constitution. A Dialogue on Political Liberalism (Oxford UP, 2021).