Corso di laurea magistrale - Area di Lettere - Accesso libero con verifica di requisiti e preparazione in ingresso - Interclasse LM-45 e LM-65 - (D.M. 270/2004)
Lingua: Italiano
Informazioni generali
o Classe di Laurea Magistrale: LM-45 e LM-65 (D.M. 270/04)
o Tipologia di corso: laurea magistrale
o Durata: 2 anni
o Tipo di accesso: Accesso libero con verifica di requisiti e preparazione in ingresso
o Macroarea di afferenza: Lettere e Filosofia
o Dipartimento: Storia, patrimonio culturale, informazione e società
o Codice corso: H57/M95
Descrizione e obiettivi formativi
Il Corso rientra in due Classi di Laurea magistrale, LM-45 Musicologia e Beni Musicali ovvero LM-65 Scienze delle Spettacolo e della Produzione, e si articola in due curriculum, Musicologia e Spettacolo. All'atto dell'iscrizione, lo studente indica quale Classe e quale curriculum intende scegliere, mantenendo la possibilità di modificare la propria scelta il successivo anno.
Il percorso di studio fornisce elevate competenze specialistiche nel campo della Classe di Laurea prescelta, ma con una particolare attenzione alla integrazione tra le due aree della musica e dello spettacolo che è nelle motivazioni stesse della realizzazione di un corso interclasse.
Lo studente acquisisce competenze scientifiche specialistiche, storiche, teoriche e tecniche, metodologiche ed operative relative alla cultura artistica nei campi della musica, dello spettacolo e della comunicazione visiva, ed è in grado di applicarle criticamente nella progettazione e creazione di opere. Il percorso formativo stimola e affina avanzate abilità nei settori dell'ideazione, della produzione di eventi musicali, teatrali e cinematografici, nonché nella gestione di strutture musicali, teatrali, cinematografiche, televisive e radiofoniche.
Il Curriculum in Musicologia assicura una approfondita conoscenza storica e teorica sia della musica colta o d'arte (musicologia) sia della musica etnica o popolare (etnomusicologia). Gli studenti saranno in grado di utilizzare gli strumenti di ricerca specifici di tali discipline (bibliografie, repertori, archivi digitali), e le relative attrezzature tecnologiche, oltre alle principali metodologie d'indagine in campo storico, archivistico, teorico-analitico, organologico, ed etnomusicologico. Stages e tirocini presso importanti istituzioni musicali facilitano l'inserimento nel mondo del lavoro, mentre varie attività di laboratorio (etnomusicologia, musica corale, biblioteconomia e archivistica musicali) affiancano allo studio teorico l'esperienza della prassi e della ricerca musicale.
Il curriculum in Spettacolo approfondisce la conoscenza di teatro, cinema e nuovi media, anche attraverso attività di laboratorio (cinema e teatro). Viene curata, in particolare, l'analisi della regia, dell'arte attoriale, della danza, della sceneggiatura, della documentazione, sia dal punto di vista storico che da quello metodologico (in particolare in ambito nazionale e internazionale) con un'attenzione specifica agli sbocchi professionali del settore.
Sbocchi professionali
I laureati potranno: esercitare funzioni di elevata responsabilità o manageriale presso istituzioni pubbliche e private, biblioteche, archivi, cineteche, musei e raccolte organologiche e discografiche, strutture produttive (teatri, case discografiche, istituzioni concertistiche, festival cinematografici, società di distribuzione, marketing e produzione) e comunque operare all'interno di istituzioni e imprese a vario titolo interessate al patrimonio musicale, teatrale e audiovisivo; operare nella consulenza specialistica ad aziende e operatori nell'ambito dell'industria della musica e dello spettacolo; operare nel campo della comunicazione e della divulgazione culturale o nel quadro di attività editoriali tradizionali e multimediali; concorrere per avere accesso in ambito universitario agli ulteriori livelli della ricerca scientifica e dell'insegnamento specialistico (scuole di dottorato, master, scuole di specializzazione e altro).
I laureati sono in grado di utilizzare i principali strumenti audiovisivi, informatici e della comunicazione telematica ai fini della documentazione, dello studio scientifico, della comunicazione, nonché ai fini della progettazione e della realizzazione di efficaci sinergie artistiche tra nuovi moduli performativi e nuovi mezzi elettronici.
Condizione occupazionale (indicatori di efficacia e livello di soddisfazione dei laureandi):
http://statistiche.almalaurea.it/universita/statistiche/trasparenza?CODICIONE=0580207304600002
Valutazione della didattica - Studenti
Anno accademico precedente H57
Anno accademico precedente M95
Riferimenti web e contatti
Sito Web: http://www.musicaspettacolo.lettere.uniroma2.it
Coordinatore:
Prof.ssa Donatella Orecchia
Emai: donatella.orecchia@uniroma2.it
Segreteria didattica:
Sig.ra Stefania Garofalo
Tel: 06 7259.5102
E-mail: stefania.garofalo@uniroma2.it
Ulteriori informazioni sono presenti in allegato.
Gli obiettivi formativi specifici del Corso di Laurea interclasse in Musica e Spettacolo sono definiti sulla base di un percorso di studio che consenta il raggiungimento di una elevata competenza specialistica nel campo della Classe di Laurea prescelta, LM-45 Musicologia e Beni Musicali ovvero LM-65 Scienze delle Spettacolo e della Produzione Multimediale, ma con una particolare attenzione alla integrazione tra le due aree della musica e dello spettacolo che è nelle motivazioni stesse della realizzazione di un corso interclasse. In particolare i laureati nella Classe LM-45 dovranno: • possedere un'approfondita conoscenza storica e teorica della musica e dei suoi modi di diffusione, nella piena consapevolezza della articolazione della ricerca musicologica nei settori storico-filologico, teorico-sistematico ed etnomusicologico, e con una particolare attenzione alla presenza e al ruolo della musica nei diversi campi dello spettacolo e della produzione multimediale; • possedere competenze nelle discipline linguistiche, filologiche e storiche necessarie per i vari ambiti della ricerca musicologica, sia rivolta al passato che alla contemporaneità, e per poter affrontare i problemi di studio e di gestione dei beni musicali; I laureati nella Classe LM-65 dovranno • possedere competenze scientifiche specialistiche, storiche, teoriche e tecniche, metodologiche ed operative nel campo della ricerca sul teatro, il cinema e la produzione multimediale, con una particolare attenzione alla presenza e al ruolo della musica nei diversi campi dello spettacolo e della produzione multimediale, ed essere in grado di applicarle criticamente, anche in una prospettiva di genere, nella progettazione e produzione scientifica; • avere avanzate abilità nei settori dell'ideazione, della produzione di eventi musicali, teatrali e cinematografici, nonché nella gestione di strutture musicali, teatrali, cinematografiche, televisive e radiofoniche. I laureati di entrambe le Classi dovranno inoltre: • essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza, nella consapevolezza dei diversi ambiti di utilizzo quali la documentazione, la catalogazione, la comunicazione scientifica; • essere in grado di utilizzare, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione europea, oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari e alla loro evoluzione sia nel campo della letteratura scientifica specifica che della produzione artistica nei diversi ambiti di competenza.
Il corso di Laurea Magistrale interclasse in Musica e Spettacolo (Classi delle lauree LM-45 Musicologia e beni musicali; LM-65 Scienze dello spettacolo e produzione multimediale), istituito a decorrere dall’a.a.
2008-2009, ha la durata di 2 anni.
Al compimento degli studi il corso conferisce la laurea in una delle due classi costitutive la Laurea Magistrale. Il corso di laurea magistrale in Musicologia e Beni Musicali permette di formare un’approfondita conoscenza storica e teorica sia della musica colta o d’arte (musicologia) sia della musica etnica o popolare (etnomusicologia).
Gli studenti saranno in grado di utilizzare gli strumenti di ricerca specifici delle discipline musicologiche ed etnomusicologiche (bibliografie, repertori, archivi digitali), e le relative attrezzature tecnologiche.
Per ogni specifica disciplina attivata nel corso saranno inoltre fornite le principali metodologie d’indagine in campo storico, archivistico, teorico-analitico, organologico, ed etnomusicologico.
Sono inoltre previsti stages e tirocini presso importanti istituzioni musicali per facilitare l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro.
Attività di laboratorio (etnomusicologia, musica corale, biblioteconomia e archivistica musicali) permettono allo studente di affiancare allo studio teorico l’esperienza della prassi e della ricerca musicale. Il corso di laurea magistrale in Scienze dello spettacolo forma laureati con competenze scientifiche specialistiche, teoriche e tecniche, metodologiche ed operative, relative al teatro, cinema e nuovi media.
Attività di laboratorio (cinema e teatro) permettono allo studente di affiancare allo studio teorico l’esperienza della prassi e della ricerca.
Il corso intende approfondire in particolare l’analisi della regia, dell’arte attoriale, della danza, della sceneggiatura, della documentazione sia dal punto di vista storico che da quello metodologico (in particolare in ambito nazionale e internazionale) con un’attenzione specifica agli sbocchi professionali del settore. I laureati devono poter applicare tali conoscenze criticamente, sia in una prospettiva di esegesi e didattica, sia nell’ottica della progettazione e della creazione di opere, mostrando avanzate abilità nei settori dell’ideazione, della produzione e dell’organizzazione di eventi spettacolari, della gestione di strutture teatrali, cinematografiche, televisive e radiofoniche, nonché avere l’attitudine ad agire efficacemente nel mercato dello spettacolo considerato in rapporto alle sue diverse specificazioni e alle forme più valide di promozione dei propri prodotti.
Devono essere in grado di utilizzare i principali strumenti audiovisivi, informatici e della comunicazione telematica ai fini della documentazione, dello studio scientifico, della comunicazione, nonché ai fini della progettazione e della realizzazione di efficaci sinergie artistiche tra nuovi moduli performativi e nuovi mezzi elettronici. I laureati di entrambi i corsi di laurea magistrale potranno: concorrere per avere accesso in ambito universitario agli ulteriori livelli della ricerca scientifica e dell’insegnamento specialistico (scuole di dottorato, master, scuole di specializzazione e altro); esercitare funzioni di elevata responsabilità o manageriale presso istituzioni pubbliche e private, biblioteche, archivi, cineteche, musei e raccolte organologiche e discografiche, strutture produttive (teatri, case discografiche, istituzioni concertistiche, festival cinematografici, società di distribuzione, markenting e produzione) e comunque operare all’interno di istituzioni e imprese a vario titolo interessate al patrimonio musicale, teatrale e audiovisivo; operare nella consulenza specialistica ad aziende e operatori nell’ambito dell’industria della musica e dello spettacolo; operare nel campo della comunicazione e della divulgazione culturale o nel quadro di attività editoriali tradizionali e multimediali.
1.
La prova finale per il conseguimento della laurea magistrale è pubblica e consiste nella discussione di un elaborato scritto su un tema concordato con il relatore, che è il docente titolare di un insegnamento per il quale il laureando abbia acquisito almeno 6 CFU.
Il Direttore del Dipartimento, su motivata richiesta, sentito il Coordinatore e con congruo anticipo rispetto alla scadenza per la presentazione della domanda di laurea, può autorizzare a svolgere tale compito un altro docente.
Il relatore indica un correlatore, che può essere anche un docente di altri atenei o comunque un esperto della materia. 2.
Nell'elaborato, che dovrà rispondere ai criteri fondamentali della scrittura scientifica, il laureando dovrà dimostrare capacità avanzate di organizzazione coerente e di trattazione critica delle nozioni acquisite nel corso di studi nonché delle fonti e del materiale bibliografico su cui ha basato il proprio lavoro.
Alla prova finale sono attribuiti 12 CFU. 3.
Il calendario delle prove finali prevede di norma sei sessioni, nei mesi di luglio, ottobre, dicembre, febbraio, marzo e maggio.
La domanda di laurea viene presentata rispettando le scadenze e le modalità previste dalla Segreteria Studenti.
Il testo definitivo deve essere consegnato in formato .pdf, sempre alla Segreteria Studenti, almeno 7 giorni lavorativi prima della data prevista per lo svolgimento della prova. 4.
La commissione giudicatrice della prova finale, tenuto conto di quanto previsto dal regolamento didattico di Ateneo, è nominata dal Direttore del Dipartimento su proposta del Coordinatore ed è composta da un presidente e da 6 membri effettivi e 2 supplenti.
I componenti della commissione (effettivi e supplenti) che per gravi e giustificati motivi siano impossibilitati ad assicurare la loro presenza sono tenuti a darne immediata comunicazione, in forma scritta, al presidente della commissione, al Direttore del Dipartimento e al Coordinatore, che provvederanno alla loro sostituzione.
Il relatore e il correlatore, in caso di assenza, dovranno inviare alla commissione una relazione scritta. 5.
La commissione giudicatrice della prova finale esprime la sua valutazione in centodecimi.
Il voto minimo per il superamento della prova è di sessantasei centodecimi.
Il voto della prova finale viene determinato partendo dalla media dei voti degli esami sostenuti pesati secondo i CFU (media ponderata).
Al valore così ottenuto si applica la seguente formula: media ponderata/3 x 11.
Al voto così ottenuto la commissione può aggiungere fino ad un massimo di 5 punti e può, con giudizio unanime, concedere al candidato la lode, qualora la votazione raggiunga 110/110.
La Commissione è invitata a prendere in considerazione anche l’eventuale esperienza Erasmus del laureando e la tempistica nella quale il laureando si appresta a concludere il suo percorso di studio. 6.
Su richiesta dello studente e a insindacabile giudizio del relatore l’elaborato può essere redatto in lingua inglese.
Il diploma di Laurea triennale (o altro titolo equiparato) è titolo d'ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Musica e Spettacolo. Requisiti specifici per l'accesso sono: - il possesso di un'adeguata formazione di base, paragonabile a 42 CFU complessivi nei seguenti settori disciplinari: L-ART/05, 06, 07, 08; - il possesso di informazioni e abilità di base relativamente all'uso di strumenti informatici e della comunicazione telematica; - l'essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano. Il possesso di tali requisiti sarà accertato secondo le seguenti modalità: - la valutazione dei percorsi formativi precedenti in termini di crediti conseguiti; - la valutazione di eventuali titoli conseguiti all'esterno dell'Università (o di altra istituzione che rilasci titoli equiparati alla Laurea), soprattutto relativamente alle competenze linguistiche e informatiche - un colloquio orale per accertare i requisiti in particolare sulle competenze informatiche e linguistiche
1.
È requisito necessario per l’ammissione al Corso di Laurea magistrale in Musica e Spettacolo, oltre a una adeguata preparazione personale, il possesso di un diploma di Laurea triennale o altro titolo equipollente; un'adeguata formazione di base nell'ambito delle materie musicologiche per chi intenda laurearsi nella classe LM-45, e delle materie dello spettacolo per chi intenda laurearsi nella classe LM-65; il possesso di informazioni e abilità di base relativamente all'uso di strumenti informatici e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza della classe di laurea prescelta; Inoltre è richiesta la padronanza, in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza della classe di laurea prescelta e per lo scambio di informazioni generali, ovvero un diploma di laurea di primo livello conseguito all’estero riconosciuto equipollente dal Consiglio di Dipartimento di riferimento 2.
L’immatricolazione avviene previo esito positivo di un colloquio di verifica della preparazione personale con una commissione appositamente nominata dal Direttore del Dipartimento, sentito il Coordinatore. Tale colloquio può avvenire anche via skype (lo studente dovrà mostrare alla commissione un documento di riconoscimento valido). I requisiti, compresi quelli relativi ad eventuali integrazioni curricolari in termini di CFU, devono essere posseduti in ogni caso prima del colloquio e della successiva immatricolazione.
Che cosa distingue le opere d'arte dai normali artefatti umani? Ha ancora senso porre questa domanda? Il presupposto di questo corso è che, sì, una distinzione va fatta, ma per tracciare una linea è necessario avere una teoria precisa di ciò che media le opere d'arte, cioè dei supporti su cui compaiono. Lo studio dei massimi studiosi di estetica e di teoria dell'arte verranno di anno in anno convocati per rendere gli studenti consapevoli della differenza che esiste tra i diversi media e, di conseguenza, tra le opere d'arte che ne possono emergere. Dominare un medium non significa ancora essere in grado di produrre un'opera d'arte, perché questa richiede, mediante l'uso di quel medium (o anche di più d'un medium), che appaia una visione del mondo e, così, di una forma di sapere in cui i concetti non hanno l'ultima parola e, talvolta, nemmeno la prima.
La svolta performativa nel teatro e nelle arti a partire dagli anni Sessanta determina una profonda trasformazione nei modi di concepire spettacoli e produzioni artistiche. Lo spostamento del focus dal concetto di opera a quello di evento stimola nuovi dibattiti sulla ontologia dello spettacolo e della performance e sulle modalità appropriare per documentare, conservare e trasmettere la loro conoscenza ed esperienza. Il corso in primo luogo contestualizzerà questo processo e dibattito, offrendo un suo inquadramento artistico, storico e disciplinare. Su questa base, discuterà poi i principali snodi che caratterizzano la riflessione intorno ai processi della trasmissione e documentazione di performance, spettacoli e azioni. All'interno di questo percorso verranno analizzati casi e modelli esemplari attraverso cui, in particolare agli inizi, questi eventi effimeri sono stati documentati, trasmessi ed esposti, determinando modi e modelli di ricezione.
Lineamenti di Storia della storiografia musicale; conoscenza critica e pratica dei principali strumenti di ricerca musicologica. La ricerca musicologica e le risorse web.
La Scheda specifica dell’insegnamento con il dettaglio di: Obiettivi, Prerequisiti, Metodologie di insegnamento e di verifica; Programma del corso e Bibliografia è reperibile: - nel sito della Macroarea di lettere e Filosofia http://www.lettere.uniroma2.it/cerca-programma-insegnamento - nella pagina personale dei docenti nel medesimo sito: http://www.lettere.uniroma2.it/it/cerca-il-docente
La Scheda specifica dell’insegnamento con il dettaglio di: Obiettivi, Prerequisiti, Metodologie di insegnamento e di verifica; Programma del corso e Bibliografia è reperibile: - nel sito della Macroarea di lettere e Filosofia http://www.lettere.uniroma2.it/cerca-programma-insegnamento - nella pagina personale dei docenti nel medesimo sito: http://www.lettere.uniroma2.it/it/cerca-il-docente
Introduzione alle finalità della pedagogia e didattica della musica (i metodi del XX secolo, le nuove tendenze) Musica da fare, musica da ascoltare: l'integrazione delle attività musicali nel curriculum Elementi di didattica della storia della musica Uso di tecniche didattiche e di tecnologie nell'educazione musicale
Modulo B: Lo sviluppo dell'opera in musica fino a Mozart; le origini e lo sviluppo della musica strumentale fino all'età di Mozart.
Teoria del suono. Elementi di fisica acustica ed acustica musicale. Elementi di psicoacustica. Elementi di elettroacustica. Rappresentazione numerica del suono. Rappresentazione nel dominio del tempo e della frequenza. Sintesi del suono. Oscillatore digitale. Sintesi additiva. Sintesi per modulazione d’ampiezza. Sintesi per modulazione frequenza. Sintesi sottrattiva. Tecniche PCM. Sintesi granulare. Sintesi per modelli fisici Elaborazione digitale del suono. Riverberazione del suono. Tempo reale e tempo differito. La spazializzazione del suono. Note sulla percezione sonora. Musica elettronica e simulazione d’ambiente. Algoritmo di Chowning per la localizzazione di una sorgente sonora virtuale. Tecniche di analisi della musica elettroacustica Cenni di storia della musica elettroacustica dagli anni ’50 ad oggi. L'analisi musicale in generale e la tripartizione di Molino. Problematiche specifiche dell’analisi della musica elettroacustica. Schaeffer e l’“objet sonore”. Il metodo percettivo-cognitivo di Doati ed il metodo estesico-cognitivo di Giomi e Ligabue. Emmerson e la relazione tra linguaggio e materiali. Introduzione alla teoria spettromorfologica di Smalley. Ascolto ed analisi di alcune opere rappresentative dagli anni ’50 ad oggi, appartenenti ai vari generi della musica elettroacustica. Composizione di musica elettroacustica I I generi della musica elettronica ed elettroacustica. Modulazione e messaggio musicale. Le scale dei tempi, sintesi e controllo del suono. Forma, formare: catalogo di possibilità, articolazioni, la macro-forma. Gli aspetti acustici e psico-acustici del materiale sonoro come base espressiva per la composizione elettroacustica. Composizione algoritmica: strategie e modelli; l’uso del caso. Comporre per mezzo della sintesi di masse sonore. Comporre come scolpire: la tecnica delle bande stratificate, sintesi dello spazio sonoro, costruzione di superfici (textures) sonore, costruzione di gesti (gestures) sonore, costruzione di strutture a più livelli, contrappunto spettrale.
Che cosa distingue le opere d'arte dai normali artefatti umani? Ha ancora senso porre questa domanda? Il presupposto di questo corso è che, sì, una distinzione va fatta, ma per tracciare una linea è necessario avere una teoria precisa di ciò che media le opere d'arte, cioè dei supporti su cui compaiono. Lo studio dei massimi studiosi di estetica e di teoria dell'arte verranno di anno in anno convocati per rendere gli studenti consapevoli della differenza che esiste tra i diversi media e, di conseguenza, tra le opere d'arte che ne possono emergere. Dominare un medium non significa ancora essere in grado di produrre un'opera d'arte, perché questa richiede, mediante l'uso di quel medium (o anche di più d'un medium), che appaia una visione del mondo e, così, di una forma di sapere in cui i concetti non hanno l'ultima parola e, talvolta, nemmeno la prima.
La Scheda specifica dell’insegnamento con il dettaglio di: Obiettivi, Prerequisiti, Metodologie di insegnamento e di verifica; Programma del corso e Bibliografia è reperibile: - nel sito della Macroarea di lettere e Filosofia http://www.lettere.uniroma2.it/cerca-programma-insegnamento - nella pagina personale dei docenti nel medesimo sito: http://www.lettere.uniroma2.it/it/cerca-il-docente
TITOLO: "Trasmissione e trasformazione delle tecniche di recitazione da Stanislavsky a Demidov fino alla contemporaneità". La prima parte del corso sarà dedicata all’eredità dei maestri della regia russa nel teatro contemporaneo. Si analizzerà l'efficacia e la trasmissione all'estero del sistema di Stanislavskij, in particolare negli Stati Uniti, grazie all'arrivo dei suoi discepoli tra i quali vi fu Michail Cechov che ebbe grande importanza nella formazione degli attori di teatro e cinema. La seconda parte del corso sarà tenuta dal Prof. Andrei Malaev Babel, FSU Asolo Conservatory for Actor Training, School of Theatre, College of Fine Arts, Florida State University, mediante lezioni telematiche. Le sue lezioni si concentreranno sulla pratica attoriale contemporanea, con particolare attenzione al metodo di Nikolay Demidov. Stanislavskij considerava Demidov come "il suo unico studente, che ha compreso il Sistema". Egli non solo ha continuato il lavoro pioneristico del suo insegnante sulla formazione dell'attore, ma ha anche risolto i problemi della creatività dell’attore che Stanislavskij non ha mai raggiunto. Le sofisticate tecniche psicologiche di Demidov, la stimolazione della creatività e i metodi per formare gli attori stessi stanno ora guadagnando un crescente riconoscimento nell'era contemporanea.
Attività pratica di gestione e catalogazione di materiali attraverso l'uso del computer e di software e apparecchiature audio e video.
La Scheda specifica dell’insegnamento con il dettaglio di: Obiettivi, Prerequisiti, Metodologie di insegnamento e di verifica; Programma del corso e Bibliografia è reperibile: - nel sito della Macroarea di lettere e Filosofia http://www.lettere.uniroma2.it/cerca-programma-insegnamento - nella pagina personale dei docenti nel medesimo sito: http://www.lettere.uniroma2.it/it/cerca-il-docente
La Scheda specifica dell’insegnamento con il dettaglio di: Obiettivi, Prerequisiti, Metodologie di insegnamento e di verifica; Programma del corso e Bibliografia è reperibile: - nel sito della Macroarea di lettere e Filosofia http://www.lettere.uniroma2.it/cerca-programma-insegnamento - nella pagina personale dei docenti nel medesimo sito: http://www.lettere.uniroma2.it/it/cerca-il-docente
http://didattica.uniroma2.it/docenti/curriculum/4673-Donatella-Orecchia
La prima parte del corso sarà teorica, partendo dal concetto di evento culturale e mostrando esempi significativi. La seconda parte del corso sarà pratica-progettuale. Si formeranno i gruppi di lavoro al fine di ideare, organizzare e allestire un piccolo evento individuando ruoli e competenze. Si prevede il coinvolgimento degli studenti del laboratorio in casi reali di organizzazione eventi culturali.
Il laboratorio ha per obbiettivo avvicinare gli studenti alla pratica dell'analisi film.