È questo uno degli argomenti sui quali si discute a Roma presso la Pontificia Università Lateranense, all’interno del 47° Congresso Nazionale della Società Italiana di urodinamica (SIUD) e 21° Congresso nazionale Fisioterapisti, Infermieri, Ostetriche (FIO), a partire dal 15 giugno.
Le mutilazioni genitali rappresentano gli esiti delle pratiche di rimozione parziale o totale o le alterazioni dei genitali femminili esterni effettuate per ragioni culturali o per altre ragioni non terapeutiche. Costituiscono un atto altamente lesivo con conseguenze gravi sulla salute fisica, psichica e sessuale delle bambine e delle giovani donne che le subiscono.
L'OMS stima che sono più di 200 milioni le donne che hanno subito mutilazioni genitali e sono a rischio di mutilazione circa tre milioni di ragazze ogni anno, la maggior parte delle quali prima dei 15 anni. Quasi la maggior parte degli arrivi di migranti dall'Africa provengono da paesi a tradizione escissoria, molto difficile definire i numeri di questo fenomeno nel nostro Paese perché non esiste un registro aggiornato ed efficiente. Nonostante le norme introdotte dal 2006 per aggirare i controlli, le mutilazioni genitali femminili continuano ad essere eseguite riportando le bambine nei paesi di origine e lasciandole per un periodo fuori dall'Europa. Bisogna anche considerare che nelle seconde e nelle terze generazioni di migranti le MGF sono da un punto di vista dell’impatto psicologico e psicosessuale ancora più devastanti rispetto all’impatto avuto sui loro genitori.
Durante il Congresso della Società Italiana di Urodinamica, con la presidenza di Enrico Finazzi Agrò, professore di Urologia all’università di Roma Tor Vergata, Cosimo De Nunzio, e Vincenzo Li Marzi quello delle MGF sarà uno dei temi più sensibili e attuali affrontato in una sessione scientifica con la partecipazione della presidente dell’Associazione Italiana Donne Medico e dal fondatore del Centro di Riferimento per le MGF della Regione Toscana.
Tra gli altri temi al centro degli interventi
Come ogni anno il congresso SIUD/FIO rappresenta l’evento più importante a livello nazionale dove potersi confrontare con i principali esperti nazionali e internazionali delle diverse discipline e professioni che si occupano di pavimento pelvico e delle disfunzioni ad esso correlate. Nel corso dei tre giorni che vedranno impegnati oltre 400 delegati e circa 100 relatori sono previste oltre 200 presentazioni (dibattiti, workshop, presentazione di lavori scientifici innovativi, risultati di studi clinici). Le principali Società Scientifiche Nazionali ed Internazionali (International Continence Society, Società Italiana di urologia, Associazione Urologi Ospedalieri, Mediterranea and Incontinence Pelvic Floor Society, Turkish Continence Society) parteciperanno all’evento con propri delegati e relatori.