Un'iniziativa pionieristica, con la partecipazione di Roma Tor Vergata, finalizzata a promuovere i biomarcatori correlati ai virus per la gestione di malattie croniche. Questo è lo scopo del progetto Viromarkers, lanciato a Roma in questi giorni con oltre cinquanta tra ricercatori accademici, rappresentanti delle community e partner industriali riunitisi da diversi Paesi europei per dare il via a una partnership di ricerca pubblico-privata intersettoriale.
Supportato dall'Innovative Health Initiative Joint Undertaking (IHI JU), un partenariato pubblico-privato dell'UE che finanzia la ricerca e l'innovazione in campo sanitario dell'Unione europea, Viromarkers mette assieme virologi, clinici, bioinformatici ed esperti del settore da tutta Europa per definire e convalidare biomarcatori che possano rivoluzionare l'assistenza e la gestione della malattia a persone infette con HIV o virus dell'epatite delta (HDV) e citomegalovirus (CMV).
Valentina Svicher, professoressa di Microbiologia e Microbiologia Clinica presso l'università di Roma Tor Vergata è a capo dello studio incentrato sulla risposta al trattamento dell'infezione cronica da HDV (epatite D). Il suo team supervisiona lo sviluppo di nuovi biomarcatori di HDV in grado di ottimizzare il monitoraggio del trattamento con Bulevirtide, il primo farmaco disponibile contro HDV e attualmente in uso in Italia e in Europa. "L'HDV – afferma Svicher - è il più piccolo virus umano a RNA che causa la forma più grave di epatite. Tuttavia, è rimasto orfano di farmaci efficaci per diversi anni. Solo di recente l'inibitore d'ingresso Bulevirtide è stato introdotto nella pratica clinica".
"La convalida di nuovi biomarcatori è fondamentale per un approccio di medicina di precisione per le persone infette da infezioni virali croniche. L'ottimizzazione delle tecnologie necessarie per sviluppare nuovi biomarcatori è parte integrante degli obiettivi del progetto", aggiunge Francesca Ceccherini Silberstein, professoressa di Microbiologia e Microbiologia Clinica presso l'università di Roma Tor Vergata e responsabile del lavoro focalizzato sulle quantificazioni virali come biomarcatori diagnostici per la gestione delle infezioni croniche nelle popolazioni immunocompromesse.
Il progetto Viromarkers è supportato dall'Innovative Health Initiative Joint Undertaking (IHI JU). La JU riceve supporto dal programma di ricerca e innovazione Horizon Europe dell'Unione Europea e da COCIR, EFPIA, Europa Bío, MedTech Europe, Vaccines Europe e Roboscreen. Il costo totale del progetto è di € 4.358 845 con un contributo UE di € 2.329.503,75 e un contributo da parte dei partner industriali del valore di € 2.029.341,25.
"Il progetto è finanziato da una partnership pubblico-privata e riunisce ricercatori di istituzioni pubbliche, industrie del panorama europeo delle scienze della vita e associazioni di pazienti", dichiara al riguardo la dottoressa Francesca Incardona, coordinatrice del progetto Viromarkers e CEO di EuResist Network, un network europeo che si prefigge di contrastare la farmaco-resistenza all'HIV ed altre malattie infettive.
a cura dell'Ufficio Stampa di Ateneo