Una tecnica innovativa e non invasiva per valutare l'aerazione polmonare nei pazienti con grave insufficienza respiratoria, utile in condizioni critiche come l'ARDS (sindrome da distress respiratorio acuto) o la RDS (sindrome da distress respiratorio neonatale), è al centro del documento di consenso internazionale firmato da esperti ESICM e ESPNIC, pubblicato sulla rivista Intensive Care Medicine.
Tra i firmatari figura anche Daniele G. Biasucci, docente dell'Università di Roma Tor Vergata, che ha preso parte ai lavori in qualità di esperto di ecografia polmonare in terapia intensiva, sia per adulti che in ambito pediatrico.
“Si tratta di una tecnica molto innovativa che permette di avere informazioni fisiopatologiche estremamente rilevanti direttamente al letto del paziente. Lo score ecografico consente di quantificare quanto è aerato il polmone e di monitorarne i cambiamenti nel tempo, indicando se il paziente sta migliorando o peggiorando e guidando così l'efficacia delle strategie terapeutiche, come la ventilazione meccanica”, spiega il professor Biasucci.
Il documento propone infatti un sistema standardizzato di valutazione dell'aerazione polmonare basato su uno score ecografico, costruito secondo criteri condivisi dalla comunità scientifica internazionale e applicabile nei reparti di terapia intensiva di tutto il mondo.
La novità principale è che per la prima volta vengono fornite raccomandazioni evidence-based sull'uso di questa tecnica sia in ambito adulto che pediatrico e neonatale, superando le differenze finora esistenti tra le varie applicazioni cliniche.
Il progetto è stato coordinato dal professor Daniele De Luca dell'Università Paris-Saclay, con il quale il gruppo di ricerca del professor Biasucci intrattiene una collaborazione attiva. Questo dettaglio contribuisce a valorizzare ulteriormente l'aspetto dell'internazionalizzazione, ambito nel quale l'Università di Roma Tor Vergata si distingue a livello nazionale, come recentemente dimostrato.
L'ecografia polmonare quantitativa si conferma così uno strumento avanzato per una medicina intensiva sempre più personalizzata, tempestiva e fondata su dati oggettivi.
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A cura dell'Ufficio Stampa di Ateneo