Collaborazioni in più modalità tra l’Ateneo e Idra Interactive Studios: dalla consulenza scientifica delle nostre docenti alle sceneggiature videoludiche di una nostra laureata
Dalla collaborazione tra l’Università di Roma Tor Vergata e Idra Interactive Studios è nato nel 2022 l’applied game “Sette Mondi”, pubblicato nella primavera del 2023 e parte integrante della collezione permanente del Museo Civico di Allumiere 'A.Klitsche De La Grange'.
Al progetto ha contribuito anche il Comune di Allumiere perché il gioco in 2D a scelta multipla si svolge nel territorio della Tolfa, nei dintorni dei giacimenti di allume scoperti da Giovanni di Castro nel XV secolo, liberando l’Italia dalla dipendenza dal Medio Oriente per questo particolare minerale.
La sceneggiatura di “Sette Mondi” è stata redatta partendo dalle ricerche scientifiche del Centro di antropologia molecolare per lo studio del DNA antico del Dipartimento di Biologia dell’Università di Roma Tor Vergata: una collaborazione non nuova poiché le strade di Idra Interactive Studios, azienda nata nel 2020, e quelle del nostro Ateneo si erano intrecciate per un precedente applied game, “Code#DNA” creato sotto la direzione scientifica della Prof.ssa Antonella Canini, professoressa ordinaria di Botanica e direttrice del Dipartimento di Biologia, e della Prof.ssa Olga Rickards, professoressa ordinaria di Antropologia molecolare.
Lo scopo degli applied game è quello di far apprendere giocando: attraverso le avventure e il divertimento tipico del gioco, si possono affrontare tematiche serie (da qui anche l’appellativo “serious game” per questo genere di giochi) ed educative. Il gameplay è ricco, avventuroso e accattivante, includendo l’elemento sfida che concorre alla motivazione del giocatore.
Ce lo spiega Eva Sturlese, Studio Manager di Idra Interactive Studios.
L’azienda punta molto sull’edutainment, come mai questa scelta?
La mission di Idra Interactive Studios è di creare opere interattive focalizzate sull’interconnessione tra il videogioco come medium di comunicazione e di divulgazione e il suo utilizzo positivo come strumento educativo e culturale. L’azienda nasce da più di vent’anni di esperienza nel settore caratterizzati dalla volontà di far conoscere al pubblico il potenziale del videogioco a 360°, creando delle connessioni tra le diverse generazioni di utenti.
Puntate anche molto sui giovani per lo staff dell’azienda?
Certamente, il nostro team è composto da ruoli senior e junior. Questi ultimi affiancano i primi nelle diverse aree che compongono la pipeline di sviluppo del prodotto: dalla concept art e art direction fino alla sceneggiatura e sviluppo. Cerchiamo inoltre di coinvolgere studenti per tirocini curriculari da percorsi universitari attinenti per ogni progetto che sviluppiamo.
I giochi sono tutti scaricabili gratuitamente?
Sì, sono tutti scaricabili gratuitamente proprio perché sono giochi con fini divulgativi e educativi. Possono essere scaricati sul sito ufficiale di Idra Interactive Studios: www.idrainteractivestudios.com
Prevede che la collaborazione con “Tor Vergata” si ripeterà ancora in futuro?
Speriamo che i progetti sviluppati fino ad ora siano stati un traguardo importante sia dal punto di vista della creazione e utilizzo delle opere interattive che da quello della divulgazione scientifica, speriamo quindi che la collaborazione possa continuare in futuro con nuovi progetti.
Proprio la sceneggiatura è il legame con un terzo progetto presente nel portfolio di Idra Interactive Studios, sempre un applied game, creato da un’idea originale di Cineteca di Milano: “Behind the Light – The Extraordinary Life of Luca Comerio”; questo legame si chiama Sahara Rossi, studentessa di “Tor Vergata”, ora neolaureata magistrale del corso di Scienze dell’informazione, comunicazione, editoria. Giovanissima, classe 1998, Sahara ha già vinto diversi premi, partecipando a molti concorsi nei quali è arrivata spesso in finale (Campiello sezione giovani, "Racconti affAMATI" per l’associazione no-profit "Mi nutro di vita", "Bacchereto 2021"); i suoi racconti sono rientrati nell’antologia "Decameroom - Storie dal lockdown" a cura della casa editrice Undici Edizioni e ha pubblicato con Augh! Edizioni la raccolta “Passi di polvere” nel 2022. Grazie alla frequenza di uno dei corsi universitari previsti dal suo piano di studi a “Tor Vergata” è entrata in contatto con il mondo dei videogiochi e ha avuto così l’opportunità di scrivere proprio per il progetto di Idra Interactive Studios. Il videogioco narra l’avventurosa vita di Luca Comerio, iconico personaggio dei primi del ‘900 il quale, attratto dalle novità dell’epoca, ha saputo applicare la sua passione per la fotografia al documentario, al reportage sociale e di guerra e, ovviamente, al cinema affermandosi tra i pionieri del documentario italiano.
Sahara ha inoltre svolto un tirocinio curriculare presso Vigamus Academy, dando supporto al social media managing e alla creazione del piano editoriale. Da maggio 2023, ormai laureata, insegna Narrative Design per i corsi di specializzazione in Game Design di Vigamus Academy.
L’ufficio stampa dell’ateneo l’ha raggiunta durante la pausa estiva dei corsi.
Sahara, come è nata questa tua collaborazione con Idra Interactive Studios e Vigamus Academy?
Prima di tutto, grazie per questa intervista. Il mio percorso con Vigamus è cominciato ben due anni fa. Ero al mio primo anno di magistrale in Scienze della Comunicazione, dell'Informazione e dell'Editoria, e nel mio piano di studi avevo inserito un esame molto interessante chiamato “Teoria e Critica delle Opere Multimediali e Interattive”, poiché quello dei videogiochi era un settore di cui sapevo veramente poco, se non nulla, ed ero curiosa di imparare cose nuove. Ero presente nel gruppo WhatsApp del corso, e un giorno il professor Marco Accordi Rickards chiese se qualcuno tra gli studenti fosse interessato a un progetto di scrittura creativa. Timidamente mi feci avanti, ammettendo la mia poca preparazione in ambito videoludico ma valorizzando la mia forte passione per la scrittura. L'incarico consisteva nello scrivere una sceneggiatura per un nuovo video game sviluppato da Idra Interactive Studios, di cui Fondazione Vigamus è partner culturale, specializzato in applied games, videogiochi che coniugano l'intrattenimento con il fine educativo. Dopo aver letto alcuni miei scritti, il prof mi diede fiducia nel progetto, e così è nato "Behind the Light - The Extraordinary Life of Luca Comerio", realizzato grazie all'idea e forte collaborazione di Cineteca Milano. È stato l'inizio di una nuova avventura per me, e mi ha permesso di imparare tantissimo come game writer, tanto da divenire docente di Narrative Design per Vigamus Academy due anni dopo. Trasmettere la mia passione per lo storytelling ai miei studenti è bellissimo e stimolante.
Come nasce la storia di un videogioco?
Al momento, per Idra Interactive Studios ho scritto due applied games. “Behind the Light” e “Sette Mondi”. Sono due videogiochi molto diversi tra loro, ma hanno in comune l'idea di trasmettere giocando concetti di importante rilevanza storica. “Behind the Light”, essendo il primo, è stato un grande banco di prova per me, nonché il mio primo approccio alla scrittura di sceneggiature per videogiochi. “Sette Mondi” è stato senza dubbio un lavoro più complesso : si tratta di una visual novel con uno script di circa 400 pagine, tutte in inglese, e un sistema di due o più scelte che vanno a influenzare il corso della storia. Sono entrambi giochi storicamente accurati, per cui, dietro al mero lavoro di scrittura, vi è stata anche tanta ricerca.
In tutte le tue esperienze c’è la scrittura, colonna portante delle tue attività e dei tuoi sbocchi, è una passione che ti porti da sempre?
Sì, la scrittura mi accompagna fin da quando sono bambina. Non c'è mai stato un momento nella mia vita in cui ho voluto fare altro. Se me lo chiedevano, e se me lo chiedono tutt'ora, io rispondevo e rispondo ancora oggi che da grande sarò una scrittrice. Sogno che in parte posso dire essersi realizzato, quando lo scorso anno ho pubblicato il mio primo libro "Passi di Polvere", con Augh! Edizioni (in foto, Sahara Rossi in un momento del firma-copie del libro "Passi di Polvere").
Il mondo videoludico è stata una sorpresa inaspettata?
Decisamente! Non sono mai stata una gamer e le mie conoscenze erano alquanto scarse (se vogliamo escludere le mega partite con la Wii a casa dei cugini e le passeggiate al parco con i miei cani su Nintendogs). Ma sono dell'idea che non è mai troppo tardi per imparare a fare qualcosa e a specializzarsi in un dato settore. Il mondo videoludico mi ha permesso di allargare tantissimo i miei orizzonti come scrittrice e di formarmi professionalmente, e sarò per sempre grata delle opportunità che mi sono state date e di come io abbia saputo coglierle.
Ti trovi a tuo agio in tutte le forme di scrittura? Narrativa, sceneggiatura, web? Ne preferisci una in particolare?
Essendo una scrittrice classica, ancora prediligo la narrativa tradizionale. Con “Passi di Polvere” ho scoperto la forma dei racconti come veicolo per narrare, ed è un tipo di scrittura che voglio continuare ad approfondire e a migliorare.
Il tuo percorso a “Tor Vergata” si è appena concluso: come è stato, quali ricordi ti porti dietro?
È stato un percorso interessante e stimolante grazie ai e alle docenti che ho conosciuto, stimato, e che mi hanno lasciato veramente tanto grazie ai loro insegnamenti e agli argomenti delle loro lezioni, ma è stato anche un percorso difficile e molto stressante e turbolento a causa di altri, che non hanno di certo reso facile la conclusione. Eppure, alla fine, stringendo un po' i denti e concedendomi di respirare, sono riuscita a portare a termine i miei obiettivi, e a laurearmi con il massimo dei voti con il prof. Giuseppe Mennella, del corso di Deontologia della Professione Giornalistica, con una tesi dal titolo “America Latina: i regimi totalitari del XX secolo e la soppressione della libertà di stampa”. Quindi direi che non ci possiamo lamentare!
I progetti di Sahara? Sei giovanissima, come ti vedi tra 10 anni?
Sinceramente? Non so darti una risposta, mi piace pensare alla mia vita come a un qualcosa in costante divenire e in perenne e caotica trasformazione. Vorrei continuare a scrivere libri e videogiochi, ho tantissime idee in mente e mi piacerebbe non abbandonarle. Vorrei poi, più di ogni altra cosa, trovare il mio così tanto agognato posto nel mondo, tornare a vivere all'estero come feci fino a qualche mese fa: ho vissuto e lavorato a Berlino mentre scrivevo la tesi; semplicemente, trovare un mio equilibrio e una mia stabilità e serenità interiore.
Non possiamo che augurare il meglio a Sahara: i presupposti per fare grandi cose ci sono tutti!
Rassegna stampa:
Per approfondire:
http://bio.uniroma2.it/codedna/
http://bio.uniroma2.it/blog/2023/02/17/sette-mondi/
www.idrainteractivestudios.com
Photo credits: Eva Sturlese; Sahara Rossi