VIDEOTERMINALI (VDT)

Titolo VI^ art. 51 del D.Lgs. 626/94

I principali problemi per la salute legati all´uso del VDT sono la fatica visiva, i disturbi muscolo-scheletrici, lo stress.
Questi disturbi derivano generalmente da una inadeguata progettazione degli ambienti e delle modalità di lavoro, che possono essere prevenuti non solo con l´applicazione di principi ergonomici, ma anche con comportamenti adeguati da parte degli utilizzatori.
Negli anni passati era diffusa la preoccupazione di possibili danni alla salute derivanti dalla presenza di radiazioni emesse, in particolare dai monitor, nei posti di lavoro in cui erano presenti apparati muniti di VDT .
Oggi, grazie a tecnologie maggiormente evolute nel campo della produzione dei monitor, rispondenti alla recente normativa relativa ai livelli massimi di emissione consentita e a diffuse verifiche strumentali, è possibile riconoscere che non vi è alcun rischio dovuto alla presenza di radiazioni ionizzanti (raggi X) che si mantengono allo stesso livello di fondo presente nell´ambiente esterno e di radiazioni non ionizzanti (campi elettromagnetici) che si mantengono abbondantemente al di sotto dei limiti previsti.

DISTURBI ALLA VISTA

I disturbi alla vista che possono essere causati dall´utilizzo di videoterminali sono l´insieme dei disturbi, di natura reversibile, provocati dall´affaticamento dell´apparato visivo noti come Astenopia. Questi disturbi si presentano sottoforma di bruciore, lacrimazione, secchezza, senso di corpo estraneo, ammiccamento frequente, fastidio alla luce, visione annebbiata, visione sdoppiata.
- Le cause.
Illuminazione sfavorevole. Insufficiente o eccessiva illuminazione del posto di lavoro, riflessi da superfici lucide, luce proveniente in modo diretto da finestre o fonti di luce artificiale non opportunamente schermata, superfici di colore estremo (bianco o nero), scarsa definizione dei caratteri sul video.
Impegno visivo. In questo tipo di visione, in cui gli oggetti sono distanti dagli occhi meno di un metro, i muscoli per la messa a fuoco dell´immagine e per la motilità oculare sono fortemente sollecitati. L´impegno aumenta quanto più l´oggetto è vicino e quanto più a lungo è fissato nel tempo.
Difetti visivi. I principali difetti (Presbiopia, Miopia, Ipermetropia, ecc.) non sono causati dall´uso del VDT, ma possono, in talune condizioni, contribuire a far comparire i disturbi astenopici. E´ importante correggere adeguatamente tali difetti, anche se lievi, per evitare un ulteriore sforzo visivo durante il lavoro.
Condizioni ambientali sfavorevoli. Buona parte dei disturbi oculari può anche essere determinata da fattori ambientali dovuti a impianto di condizionamento poco efficiente, affollamento di persone e macchine, presenza di fumatori, secchezza dell´aria.

DISTURBI MUSCOLO-SCHELETRICI

Si manifestano sottoforma di senso di peso, fastidio, dolore, intorpidimento e rigidità nei confronti di collo, schiena, spalle, braccia e mani. Essi sono spesso la conseguenza della degenerazione dei dischi della colonna vertebrale, dell´affaticamento muscolare o dell´infiammazione delle strutture tendinee.
- La cause.
Posizioni di lavoro inadeguate per l´errata scelta e disposizione degli arredi e del VDT.
Posizioni di lavoro fisse e mantenute per tempi prolungati anche in presenza di posti di lavoro ben strutturati.
Movimenti rapidi e ripetitivi delle mani dovuti a digitazione o uso del mouse per lunghi periodi.
I disturbi alla colonna vertebrale compaiono soprattutto perché il disco vertebrale nelle posizioni fisse è mal nutrito e invecchia precocemente. La piena funzionalità del disco è mantenuta attraverso frequenti (almeno ogni ora) cambiamenti di posizione del corpo, alzandosi da seduti (con la schiena appoggiata) e viceversa.
I dolori muscolari compaiono soprattutto perché nelle contrazioni muscolari statiche, ed esempio quando si digita a braccia non appoggiate, ai muscoli arriva meno sangue del necessario: il muscolo mal nutrito si affatica e diventa dolente. Digitando con gli avambracci appoggiati o introducendo periodi di riposo muscolare, si evita questo problema.
I disturbi alla mano e all´avambraccio compaiono soprattutto perché i nervi e i tendini dell´avambraccio e della mano, nei movimenti ripetitivi rapidi, sono sovraccaricati o compressi e possono infiammarsi. Ciò può generare dolore intenso, impaccio ai movimenti, formicolii alle dita. Questo tipo di disturbo è raro e può comparire in coloro che digitano o usano il mouse velocemente per buona parte del tempo.

STRESS

Lo stress lavorativo si determina quando le capacità di una persona non sono adeguate rispetto ai compiti da svolgere. Il tipo di reazione ad una data situazione dipende anche dalla personalità del soggetto: lo stesso tipo di lavoro può risultare soddisfacente, monotono o complesso in personalità diverse.
I disturbi che ne derivano sono di tipo psicologico e psicosomatico e si manifestano con mal di testa, tensione nervosa, irritabilità, stanchezza eccessiva, insonnia, digestione difficile, ansia e depressione.
Condizioni di stress si manifestano quando si ritiene che sia la macchina a determinare i tempi e il processo di lavoro, quando la macchina è difficile da usare, quando vi è il rischio di perdere dati, quando il lavoro è monotono e ripetitivo nelle operazioni di inserimento dati, quando il carico di lavoro è elevato o scarso, quando la responsabilità rispetto alle capacità è eccessiva, quando le condizioni ambientali sono sfavorevoli (rumore, spazi inadeguati, affollamento).

SORVEGLIANZA SANITARIA

E´ importante sottoporre gli operatori ad una visita oculistica prima dell´inizio dell´attività al VDT per evidenziare se esistono alterazioni alla vista da correggere opportunamente, particolarmente riferite alla refrazione (messa a fuoco) e alla motilità oculare (capacità degli occhi di lavorare insieme) normalmente coinvolte nella vista ravvicinata.
E´ opportuno programmare nel tempo nuovi controlli oculo-visivi in base ai tempi lavorati giornalieri, condizioni ambientali e condizioni cliniche dell´operatore.
E´ altresì opportuno programmare controlli dell´apparato muscolo-scheletrico su base minima triennale solo nei soggetti in cui la posizione di lavoro sia mantenuta fissa e la digitazione o l´uso del mouse avvenga a ritmi elevati.
Oltre ai controlli programmati il lavoratore che accusa disturbi riferiti all´attività lavorativa può richiedere di essere sottoposto ad accertamenti sanitari.

AMBIENTE DI LAVORO

Come già riportato molti disturbi o carenze strutturali del posto di lavoro possono essere prevenuti non solo con l´applicazione di principi ergonomici, ma anche con comportamenti adeguati da parte degli utilizzatori.
Il tavolo deve avere una superficie poco riflettente non lucida, deve essere di dimensioni sufficienti per permettere la disposizione dello schermo, della tastiera, dei documenti e di altri accessori, deve consentire la corretta sistemazione degli arti inferiori e una regolazione in altezza (soprattutto se il piano porta tastiera è ribassato).
Il sedile deve essere stabile, a cinque razze, permettere una certa libertà di movimento ed una posizione comoda, deve essere realizzato con materiale che consente la traspirazione, deve essere regolabile in altezza e deve possedere uno schienale regolabile in altezza e facilmente inclinabile.
Il monitor deve avere una buona definizione e leggibilità dei caratteri, l’immagine deve essere stabile, la luminosità ed il contrasto tra i caratteri devono essere facilmente regolabili da parte dell’utilizzatore del VDT, deve essere facilmente orientabile ed inclinabile, deve avere dimensioni adeguate al lavoro da svolgere e alla distanza dagli occhi, deve essere posizionato sul tavolo di lavoro in modo stabile e tale che il margine superiore dell´apparecchio non si trovi ad un livello più elevato dell´occhio dell´utilizzatore.
La tastiera deve essere autonoma, mobile, inclinabile rispetto al piano di lavoro, avere caratteri leggibili, possedere un bordo anteriore sottile, di superficie opaca al fine di evitare possibili riflessi fastidiosi per l’operatore.
La stampante deve essere poco rumorosa e sistemata su supporto indipendente. Quelle più rumorose vanno isolate.
Il poggia piedi risulta necessario allo scopo di alleggerire la compressione del bordo della sedia sulla superficie posteriore delle cosce, quando l’operatore è di statura inferiore alla media e utilizza una sedia non regolabile in altezza.
La lampada da tavolo utilizzata a seconda delle esigenze deve essere schermata e non provocare riflessi.
Il leggio utilizzato a seconda delle esigenze deve essere orientabile e stabile.

SISTEMAZIONE DI UN POSTO DI LAVORO

Le pareti della stanza devono essere chiare ma non bianche.
L´arredo non deve essere lucido e di colori estremi.
Il tavolo deve essere sistemato in modo da poter collocare lo schermo a 90° rispetto alle finestre da cui l´ingresso di luce può essere regolato mediante tende alla veneziana. La postazione di lavoro deve distare almeno un metro dalle finestre.
Il monitor deve distare 50-70 cm dagli occhi. Regolare l´altezza del monitor in modo che il bordo superiore sia leggermente al di sotto degli occhi. Regolare opportunamente l´inclinazione per ridurre i riflessi. Regolare contrasto luminosità e colore per ottenere una visione gradevole.
Il sedile deve essere regolato in altezza per mantenere le gambe a 90° e i piedi ben appoggiati sul pavimento. Lo schienale va posizionato all´altezza del giro-vita in modo da sostenere l´intera zona lombare. L´inclinazione dello schienale deve essere compresa tra 90° e 110° (è utile modificarla durante la giornata).
La tastiera va tenuta sufficientemente lontana dal bordo del tavolo per consentire l´appoggio degli avambracci. Durante la digitazione tenere gli avambracci appoggiati.
L´illuminazione artificiale di circa 200 lux nell´area della postazione del VDT deve provenire dall´alto lateralmente all´operatore (45°) ed essere modulabile nell´accensione. Verificare che sui documenti vi sia sufficiente illuminazione ricorrendo se necessario a lampade da tavolo.
Il rumore deve essere contenuto.
La temperatura e l´umidità confortevoli.

CONDIZIONI DI UTILIZZO

Il lavoro deve essere svolto favorendo l´abilità dell´operatore e la disponibilità all´assunzione di adeguati livelli di responsabilità. Il lavoro deve essere possibilmente variato utilizzando programmi adeguati alle capacità, di facile uso e controllo da parte dell´operatore.
Ogni 2 ore di lavoro è opportuno effettuare una pausa di 15 minuti durante la quale è opportuno riposarsi cambiando posizione e impegno visivo per effettuare azioni che consentano di sgranchirsi le braccia e la schiena e che non comportino visione ravvicinata. E´ opportuno tenere comportamenti che favoriscano la visione di un´immagine lontana, stare in piedi, camminare, fare le scale a piedi, fare piccoli esercizi per la schiena le spalle il collo e le braccia.

N.B. Il Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale di concerto con il Ministero della Sanità in ottemperanza all´art. 56 comma 3 del D.Lgs. 626/94 ha stabilito con Decreto del 2 ottobre 2000 una guida d´uso dei VDT.