Dall'invenzione poi brevetto sugli effetti retinici della luce nasce la start up Salus Vision Mobile (SAVIMO)
Già vincitrice di Start Cup Lazio 2024, l'iniziativa imprenditoriale Salus Vision Mobile (SAVIMO) continua a raccogliere riconoscimenti a livello nazionale.
La start-up si è infatti distinta durante la recente edizione del Premio Nazionale per l'Innovazione (PNI – 5/6 dicembre 2024), portando a casa numerosi premi e menzioni speciali che ne confermano il valore nel panorama dell'innovazione tecnologica e sanitaria.
Tra i premi conquistati:
- Premio Venture CDP: premia i 16 team finalisti del PNI per consentire loro un accesso più consapevole e accelerato al mercato dei capitali.
- Rome Technopole Premio Speciale: premia le migliori tre startup con sede nella Regione Lazio che propongono soluzioni innovative orientate allo sviluppo sostenibile, alla ‘smart specialization', alla riqualificazione e al rilancio del settore industriale del territorio regionale attraverso la promozione della transizione energetica, della transizione digitale e di Salute & Bio-Pharma.
- Menzione Speciale Innovazione Sociale: destinata alla start-up che propone la migliore soluzione innovativa per la sostenibilità sociale.
Nello specifico, l'idea alla base della start-up SAVIMO prevede la realizzazione di un dispositivo di nuova concezione che aiuta i tecnici della prevenzione a valutare, in modo rapido, accurato e a basso costo, situazioni ambientali che possono causare disagio o danno alla funzione visiva delle persone esposte alla luce blu.
L'idea innovativa trae origine da un brevetto depositato dall'Università di Roma Tor Vergata, intitolato "Quantificazione degli effetti retinici della luce", sviluppato dagli stessi ricercatori che successivamente hanno trasformato l'idea in un progetto imprenditoriale.
Questo è un esempio tipico di valorizzazione dei risultati della ricerca: dal brevetto alla start-up. Un percorso che dimostra come le idee innovative possano trasformarsi in soluzioni concrete e applicazioni pratiche, grazie alla combinazione di competenze scientifiche e spirito imprenditoriale. I ricercatori possono quindi intraprendere un percorso nuovo ed uscire dai laboratori diventando imprenditori, portando le loro competenze scientifiche e tecnologiche nel mondo reale. Questo passaggio consente loro di trasformare idee innovative in soluzioni concrete, contribuendo alla crescita economica e all'innovazione sociale.