Pubblicato nelle scorse settimane all'interno del Rapporto di Sostenibilità dell'università di Roma Tor Vergata l'elenco dei corsi di laurea, dei master e dei dottorati correlati alle tematiche dell'Agenda 2030 fotografa nitidamente lo sforzo dell'ateneo nel promuovere la sostenibilità come scelta di formazione.
I ‘sostenibili' percorsi formativi sono stati riportati anche nelle pagine dell'Ufficio per lo Sviluppo sostenibile dell'Ateneo: 21 lauree tra triennali, magistrali e a ciclo unico; 8 master di I livello, 14 master di II livello; 3 dottorati. Chi vuole studiare 'green' a Roma Tor Vergata può tracciare il proprio percorso universitario partendo dalla triennale e arrivando al dottorato, passando anche per i master.
In questa vastissima offerta declinata sui molteplici e trasversali principi della sostenibilità, che spaziano dagli studi umanistici, all'ingegneria, dalle scienze, al diritto e all'economia, due percorsi hanno la sostenibilità anche nel nome.
È al suo secondo anno, è stato inaugurato infatti lo scorso anno accademico, il corso di laurea in Diritto, innovazione tecnologica e sostenibilità che si propone di formare la nuova figura di assistente legale. Che sia attento ai mutamenti prodotti dalle trasformazioni tecnologiche e pronto a perseguire i nuovi obiettivi di sostenibilità da poco introdotti nello studio del diritto e nella nuova formazione giuridica. Il corso di laurea viene erogato in modalità mista (2/3 in presenza e 1/3 a distanza) ed è dedicato allo studio del Diritto ma con grande attenzione ai temi dell'innovazione tecnologica e della sostenibilità.
Alla fine del primo anno e con un occhio alle offerte del prossimo, la professoressa Emanuela Calore, coordinatrice del corso di laurea, racconta che “gli studenti hanno dato un feedback positivo sul corso di studio, sia sui contenuti che sull'organizzazione. Da settembre con il secondo anno, oltre agli insegnamenti "giuridici" declinati sull'innovazione tecnologica e la sostenibilità, avremo obbligatorio anche l'insegnamento di gestione e innovazione dei progetti (dell'area di ingegneria) e i laboratori, che permetteranno l'acquisizione di competenze tecniche e soft skills". "Ce la stiamo mettendo tutta per formare l'operatore giuridico di nuova generazione!” conclude Calore.
Più antico, ma non per questo meno innovativo è invece il master di II livello in Rendicontazione innovazione sostenibilità – MARIS nato nel 2017 all'indomani dell'adozione dell'Agenda 2030: fornisce una formazione post-laurea interdisciplinare sui temi inerenti strategie, politiche e strumenti per lo sviluppo sostenibile, responsabilità e rendicontazione di sostenibilità, creazione di valore condiviso e valutazione d'impatto.
Giunto all'ottava edizione, con 180 partecipanti all'attivo, il MARIS offre anche momenti esperienziali e di community come il “Week-end Sostenibile Maris 2025”, in programma il 12-14 settembre 2025, un soggiorno-studio al mare, esperienza immersiva per affrontare, nell'arco di 48 ore, tra laboratori di innovazione sostenibile, testimonianze aziendali, eventi solidali, gite in bici alla scoperta del territorio, corsi di cucina e degustazioni di prodotti tipici, il tema del turismo sostenibile e responsabile a 360°.
Per il prossimo anno accademico, la professoressa Gloria Fiorani, coordinatrice del master, anticipa che "un autorevole corpo docente, proveniente dall'accademia, dalle aziende e dalle istituzioni, affronterà tematiche di estrema rilevanza per il settore pubblico e privato, inerenti la gestione ESG, l'economia circolare, la valutazione di impatto, la rendicontazione di sostenibilità, gli standard, le certificazioni, il project management, l'europrogettazione sotto l'immancabile supervisione dell'Istituto Italiano di Project management, con possibilità per gli allievi di ottenere la certificazione ISIPM®, oltre agli attestati ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile".
Per chi volesse iscriversi, sono previste borse di studio.
a cura dell'Ufficio Stampa di Ateneo